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TAVOLA L
E L quadro W , che forma la parte fu-
periore di quefìa Tavola , in campo
d'aria, chiufo da piccola cornice di co-
lor nero , fi vede Giove W coronato di
quercia , con panno di color rojfaftro
sbiancato, e co** Jàndali a' piedi , feder
diftefo sulle nuvole y e dietro a lui un
in atto di fermare il dejìro braccio a Gior
A ve %
(l) Nel Catal. CLXXXVIt Fu quejla una citati da Scaligero ) r o per quello fpirito , o forza
delle pitture ritrovate nel\ principio degli fcavamenti motrice* che penetra, e vivifica il tutto, come penfa-
di Portici . rono gli Egizzii o per /'anima o mente del Mon-
\ (a) Ab jove pjincìpium , Vafierà dir con Virgi- do ( Diodoro I. 12. Pornuto de N. D. 2. 9. <? il.
I/o ( dopo mirata , Teocrito , e gli altri notati da Eufèbio P. E- UI- 3- 9- « io. Evfazio II A.
Or/JVw Virgil. illuft. Ecl. III. 60. ) pr dar ragione p. 20. &'fu/o Eel. III. 60. Atn. t 51. « tf//ro~
cominciar/i quejlo Tomo <fo Giove , e poffiamo an- ve ) : 0 finalmente co* Poeti s'intenda pi figlio di
the dir collo ftejfo , hencbè in altro fenfo , Jo-vis omnia Saturno ( primogenita fecondo Omero II. N. 35.5• e-
piena , per non dilungarci in tutto ciò- , che a Giov* Od. M. 142. terzogenito fecondo Efiodo Theog. 457-
appartiene ; e fendo tutto noti fimo , 0 fi confideri con e 478, ) padre „ a Re ( che ne'primi tempi era lo
gli Storici per uno de'due Re di Creta di tal nome-, jìefo) degli uomini , e degli dei. W meno note fono
c generalmente per gli ajtr; prinCipi così chiamati l'etimohgie del fuo nome- latino dal giovare ( fecondo
{fi veda Callimaco H. in J. 4 e fegg. Viodoro ITI. Cicerone de N. D. IL); e del greco ZtoQ, da! vivere,
61. e V. 70 Cicerone de M. D. IH.. 21.. Servio Aen. di cui è prima cagione { cime dopo gli altri Pomuto
Vili. 352 Inno Fav. 139. égli altri ivi \.c. z.) : e i penfieri de moderni , che deducono il pri-
dallo Sfaveren, da Meurfio in Creta il. 4- * da Vof~ ™° dall' Ebreo jehova, che frega V ejfmza di Dio ;
fio Idol. r. 14 )• 0^ fr<?w<fo co' Fi loffi feri' etere * 7 ykowfo <W fVi»fl«> Zanni , c/j<? vuol dir dedito
( Eko prefo Fanoni IV. de L. L. e gU altri ivi a donne : <fc<? ragioni per altro diveifi£hme : fi ve-
Amorino alato,
ToM.IV. Pit.
TAVOLA L
E L quadro W , che forma la parte fu-
periore di quefìa Tavola , in campo
d'aria, chiufo da piccola cornice di co-
lor nero , fi vede Giove W coronato di
quercia , con panno di color rojfaftro
sbiancato, e co** Jàndali a' piedi , feder
diftefo sulle nuvole y e dietro a lui un
in atto di fermare il dejìro braccio a Gior
A ve %
(l) Nel Catal. CLXXXVIt Fu quejla una citati da Scaligero ) r o per quello fpirito , o forza
delle pitture ritrovate nel\ principio degli fcavamenti motrice* che penetra, e vivifica il tutto, come penfa-
di Portici . rono gli Egizzii o per /'anima o mente del Mon-
\ (a) Ab jove pjincìpium , Vafierà dir con Virgi- do ( Diodoro I. 12. Pornuto de N. D. 2. 9. <? il.
I/o ( dopo mirata , Teocrito , e gli altri notati da Eufèbio P. E- UI- 3- 9- « io. Evfazio II A.
Or/JVw Virgil. illuft. Ecl. III. 60. ) pr dar ragione p. 20. &'fu/o Eel. III. 60. Atn. t 51. « tf//ro~
cominciar/i quejlo Tomo <fo Giove , e poffiamo an- ve ) : 0 finalmente co* Poeti s'intenda pi figlio di
the dir collo ftejfo , hencbè in altro fenfo , Jo-vis omnia Saturno ( primogenita fecondo Omero II. N. 35.5• e-
piena , per non dilungarci in tutto ciò- , che a Giov* Od. M. 142. terzogenito fecondo Efiodo Theog. 457-
appartiene ; e fendo tutto noti fimo , 0 fi confideri con e 478, ) padre „ a Re ( che ne'primi tempi era lo
gli Storici per uno de'due Re di Creta di tal nome-, jìefo) degli uomini , e degli dei. W meno note fono
c generalmente per gli ajtr; prinCipi così chiamati l'etimohgie del fuo nome- latino dal giovare ( fecondo
{fi veda Callimaco H. in J. 4 e fegg. Viodoro ITI. Cicerone de N. D. IL); e del greco ZtoQ, da! vivere,
61. e V. 70 Cicerone de M. D. IH.. 21.. Servio Aen. di cui è prima cagione { cime dopo gli altri Pomuto
Vili. 352 Inno Fav. 139. égli altri ivi \.c. z.) : e i penfieri de moderni , che deducono il pri-
dallo Sfaveren, da Meurfio in Creta il. 4- * da Vof~ ™° dall' Ebreo jehova, che frega V ejfmza di Dio ;
fio Idol. r. 14 )• 0^ fr<?w<fo co' Fi loffi feri' etere * 7 ykowfo <W fVi»fl«> Zanni , c/j<? vuol dir dedito
( Eko prefo Fanoni IV. de L. L. e gU altri ivi a donne : <fc<? ragioni per altro diveifi£hme : fi ve-
Amorino alato,
ToM.IV. Pit.