Le Gallerie nazionali italiane: notizie e documenti (5.1897-1902)

VII.

LA GALLERIA NAZIONALE DI NAPOLI
(Documenti e ricerche).

Queste mie ricerche sono ben lungi dal formare un' illustrazione qual-
siasi della Galleria Nazionale di Napoli, ma ne sono soltanto la premessa
storica. Col sussidio di questo largo materiale, tratto in massima parte
dai regi archivi di Parma, di Palermo e di Napoli non che da quello
importantissimo del Museo Nazionale di questa città, diventa cosa age-
vole il ricostruire la storia dei quadri, potendosi spesso giungere a con-
clusioni indiscutibili intorno ai veri autori di essi, alle persone ed alle
cose rappresentate.

Sono di grandissimo vantaggio, per utilizzare le notizie e i documenti
qui raccolti, i diversi segni che frequentemente si trovano a tergo dei
quadri: epigrafi, numeri, suggelli, ecc.

I quadri farnesiani recano segni molto importanti. Quelli che fecero
parte della raccolta di Ranuccio Farnese hanno il suggello di quel prin-
cipe in ceralacca rossa ed un numero grande rozzamente tracciato con la
stessa materia. Molte altre opere provenienti dalle raccolte dell'illustre
Casa recano un cartellino rettangolare di carta bambagina, sul quale sono
impresse a secco le iniziali G F, (Galleria Farnese?), due volte ripetute
ed incrociate.

Un altro segno importante che si riscontra in moltissime tavole e
tele è uno scudo contenente un gran giglio (insegna di Casa Farnese)
impresso in una sostanza gelatinosa di color grigiastro, la quale, esten-
dendosi dal lato destro dello scudo, può contenere un numero rozzamente
graffito, che si riferisce alla numerazione degli antichi inventari farne-
siani. Ed in qualche esemplare di questa marca si possono pure distin-
guere, ai lati del giglio verso il basso, le due notate iniziali G F.

Altri quadri recano le armi gentilizie delle famiglie, alle quali appar-
tennero, o plasmate nella ceralacca o impresse nel legno col ferro riscal-