Memorie della Regale Accademia Ercolanese di Archeologia (8.1856)

BEI (MIE DIGLI iTRII

SECONDO LA DESCRIZIONE

DI MARCO VITRUVIO POLLIONE.

MEMORIA

DI GIUSEPPE MARIA FUSCO

SOCIO ORDINARIO.

C^UALE e quanta pena abbiano data agli eruditi i capi terzo e
quarto del sesto libro dell'architettura di Vitruvio, ove del ca-
vedio e dell'atrio della casa romana va discorrendo, non vi ha
tra voi, accademici chiarissimi, chi no'l sappia; nè punto sono
ignorale le gravi fatiche di quei sommi, che, studiandosi di
voltare nel proprio idioma il testo vitruviano, o di dichiararne
i passi controversi , cercarono acconci modi a manifestare le
idee ivi conservate ; nè sconosciuti sono gli sforzi tendenti a
rifermare, o a contrastare l'avviso tolto da altri. Laonde io mi
tratterrò dal riferire partitamente tutte le opinioni di questi
chiari scrittori; ma invece le ridurrò a classe, e procurerò di
confutarle colla possibile brevità , dopo di che esporrò una
novella congettura sulla loro differenza, non mai resa di pub-
blica ragione. Indi dirò dell'altezza degli atrii e dei conclavi,
e da ultimo favellerò degl'impluvii e dei compluvii.
Voi. FUI. 27