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Memorie della Regale Accademia Ercolanese di Archeologia — 8.1856

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Fusco, Giuseppe Maria: Dei Cavedii e degli Atrii secondo la descrizione di Marco Vitruvio Pollione
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https://doi.org/10.11588/diglit.14098#0214
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( 198 )

CAPO I.

DELLA DIFFERENZA DEI CAVEDII E DEGLI ATRII.

§. 1. E primamente a me sembra che manomisero i prin-
cipii di sana critica, niuno eccettuato, coloro i quali vennero
esaminando tale quistione fatta difficile per vezzo, avvegnaché
essi vaghi del loro vasto sapere, e desiderosi di spiegare tutto,
invece di mirare la propria ignoranza in fatto di architettura, e
per la lunghezza dei secoli decorsi, e per la differenza degli
usi di quei che furono coi nostri, e pel difetto di disegni *) ;
si fecero corrivi a tassare di oscurità il gran Vitruvio 2), e non
contenti a tanto, l'imputarono implicitamente d'inesattezza nel
definire ciò che atlcnevasi alla sua professione, di ridondanza
ancora, e, che è più, di contraddizione con sè stesso.

§.2. Di vero vi furono molli3) che dissero niente altro
essere il cavedio dell'agno all' infuori, alcuni4) il tennero per

1) Che Vitruvio siasi servito di figure
cel dice nel capo sesto del libro Vili, ma
che il danno gravissimo cagionato dalla
loro perdita, confermato da Giovai? Alber-
to Fàbriciò [Bibliolheca Ialina Tom. I, p.
339. Venet. 1728 ), non derogasse alla
sua fama, il Marini ( Vitruvii de archite-
clura libri decem apparala praemuniti etc.
Tom. I disquis. II sect. IV, p. XX. Romae
1836 ) si fa a dimostrare.

2) Chi vuole conoscere la generale sti-
ma in che fu tenuta la pregevole opera di
Vitruvio dai savii di ogni nazione, vegga il
numeroso elenco , che ne fa il Cicognara
( Catalogo ragionalo dei libri di arte e di

antichità posseduti dallo stesso, p. 126 e
segg. Pisa 1821 ) ; if Poleno presso lo
Strafico ( M. Vitruvii Pollionis architeclu-
ra, Tom. I, par. I, p. 5 ad 123.Utini 1825),
ed il Marchese Marini, Op. e toni, cit., p.
XLI ad XLV.

3) Barbaro, Rody, Ortiz e Galiano nel-
le loro annotazioni ai libri dell'architettu-
ra di Vitruvio, Palladio, Becker ( Gallus
Tom. I, p. 7G ), Avellino ( Descrizione di
una casa disolterrata a Pompei ran«ol833,
p. 16), e Marini, Op. cit. Tom. II, p. 20,
annotazione 19.

4) Perrault, Newton, Strafico, Marquez
( Case di città degli antichi romani, §. 15
 
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