Alberti, Leon Battista: I Dieci Libri De L'Architettvra Di Leon Battista De Gli Alberti Fiorentino ...: La commodità, l'utilità, la neceßità, e la dignità di tale opera [...] (Vinegia, 1546)

P'R.E F ATI O N E.
gioie;e de s altre co sé fuss e dagli huominidgli altri huo
mini scambieuolmente comunicata Ja quejìo fi po/Jbno
aggiugnere le artiglierie le machine Je rocche, e l'altre
cofc,che giouano à difender e,ad ampliare sa fare più Iti
gamete durare,?? dflabilire la patria, la liberta,! beni,
l'ornamento de la citta,e de lo Imperio, lo credo che sé si
domandasse quante città per assediofonó uenute dal lem
pò antico (che fé rìhabbia notitia) in potere altrui ,sefì
domandasse dico,da chi surono prefet rifponderebbono,
da un Architettoùmperò che haurebbono elleno ageuol
mente soibenuto il surore degli armati nimici; ma no pò
terono resisìere a la sorza de lo ingegno,à le grandi ma
chine e a {empito de le artcglieriacon le quaìcose ueni
nano rissrette,ej opprejse dal Architetto.Domadapoi à
tincctro a gli assediati,di che si sono più preualuti ne la
ho disefa,chc de I Architetto.Se si uorrapoi metter cu
ra d le ssieditionì,esserciti,<C7 armate per adietro fatte,
si trouera sorsè che si sono hauute-p1 acqui fiate più uit-
torte con le arti& ingegnile uertk de lArchitetto, che
con la condutta ^ualorqde ì capitani : e che t'inimico
più uolte è flato sfànsittosicr lo coRui ingegno .senza le
armi di quelli,cheson le arai di quelli senza lo ingegno
di quefto.'Et quello che è assaipiu;L'architetto con po^
e a gente, e senza far morire isoldati, uince. M a bafli
quello,che insino a quisix detto de l'utile . Quanto poi
sia à gradoni ingenerato negli humani cuori ilpensie-
ro,e la ragione ,dcUo edificar e,da più segni,e jpecialmen
te da quesio di leggieri si può comprendere. Che non si
frollerà giamai niuho (pur che egli per le facoltà sida-
ciò acconcio)che ad edisicare non sia molto inchinato;
e che