Alberti, Leon Battista: I Dieci Libri De L'Architettvra Di Leon Battista De Gli Alberti Fiorentino ...: La commodità, l'utilità, la neceßità, e la dignità di tale opera [...] (Vinegia, 1546)

DB LA R'C H IT B T T V R A.
gìouu che habbiamopiu totano ilpolo,òpiu uicmo(ben*
che queslo assai importa) quanto di esii luoghi U sorma,
che ài Sole, er à ulti più ssutto e/]>osci,ò da quelli coper
ti,Vorrei tutiuuiu pm tofco uiticcUo,che uenti gradi,no
dimeno fossrirei più uolontieri uenti furiosijc? uehemen
ti,che immobile e grieue aria. Come ha Ouidio. Nociue
sono sé flan ferme l acque.Parimetc Varia per il muouer
fi ne diuentdpiu chiaro. Et io muuisoche'l mouimento,ò
disipifi còl caldo consumi i uapori,che du terra si lieua
no.Vorrciperò che quejli uenti da montiJo dufeluesusii
sero prima rotti, ouero che dà lontano sianchi e debboli
k me uenifjero, non puss andò tutt aula per luoghi peftist
ri.onde ù noiportajsero le insermità.Lu onde ito dobbia
moùluoghidisimfirouriuauicinurcLComeouesìugrie
ite odore i ò uapore de paludi, fj>edulmente de marcite
dquc,& defosii. Vogliono i tisici che ogni Fiume, che
per neui oresice,freddo e grojfo aria porti, ma pure quel
la sarà piusozZA ucquu, chesenza muouersi marciscese
sa di cotul uicinanzu la cotugione tato peggiore,quuto
saranno i ulti men buom.Verche dicesi i uenti non esier
tutti ugualmètc suni ò cattiui,ma Plinio seguendo Theo-
fruito er Uippocrate dice, il uento Aquilone à rendere
i e consemare tasaniti esiere acconcio. A^ermuno tutti li
O fero e -pìssci che l uèto O fero più de gli altri àlhuomo e danno
noauo. s0}anzi giudicano, che gli ammali foffiundo oilro puti*
sedito ne pdscolt. Bfii ofseruuto,che le cicogne soffidndo
Ofbro,non si mettono k uolo.l Delfini soffidndo Aquilo*
ne odono per dritto le uoci.ma soffiundo Oftro, più tur*
damente,& al contrario de l'aria le pojsono udire. Sof-
siando Aquilone le Augnile per sei d'i suori dacqua uiuo
no,ma