Alberti, Leon Battista: I Dieci Libri De L'Architettvra Di Leon Battista De Gli Alberti Fiorentino ...: La commodità, l'utilità, la neceßità, e la dignità di tale opera [...] (Vinegia, 1546)

DE C ARCHITETTVRA
làfìa che dei apertura, si parli. Sono due maniere
Due ma* \\Japerture,altre à la luce,®1a i uenti, altre a gli
nierè di habitatori, &àla robba danno (entrata el'usiita. J.e
aperture sineBre a la luce seruono,le porte, le siale, glisbacij tra
le colonne à la robba.B quelle per le quali l'acqua,?? il
siimo passa,come pozziAcquedutti, e de camtnilacan*
na, la bocca del forno, eviragli, si nomano aperture.
ogni parte de la casa baueràfineBrc, perle quali ùria
entrando,?? uscendo rtnuouafì, altramente marcendosi
darebbe noia.Dice Capitolino hi3orico,nel tempio d'A?
pollo in Babilonia una cassa picchia d'oro molto antica
ejser ftata,da la quale aperta un perlisero uapore nufii,
che no silo chi erano uicini ucci si, ma etiumdio tutta la
Afta fino a Parti empi di peMenza. Leggesì etiamdio
in Marcellino IMorico, che 4 tempi di M. Antonio e di
Verresaccheggiato in Seleucia il tempio , e portatone
d'Apoline Comico laflatua a Roma,treUdrono i saldati
un picciolo buco da indouini Caldei chiù si. er hauendo*
lo per dcsiderio di fare bottino aperto,riusiiunpcftise-
ro uapore,e di modo attroce,e suribondo, che da confini
di Per(ìafìno in Francia tutto! paese digrieue e mortU
sera peMenza ne fu macchiato, fu adunque necessario.
che ognìsUnza hauesse lefineiìre, e per riceuere^alu*
ce,e per rinouare laria,ma che ad uso del luogo, e quan
to delmurocomporta la larghezza siano accommoda*
te,che ne più ne meno di luce piglinole siano piujsicsse.
Cuesì ò rare di queUo,che tuso ricerca. Glie di bisogno conside
pongano rare appresso uer quali uenti si pogano lesine&re. Quel
le sine= le che uerso aria sono si uoltano, fi possono da ogni lato
{ire. sare capaci, er ampie. E giouerà aprirle in guifa,chel
uento