Alberti, Leon Battista: I Dieci Libri De L'Architettvra Di Leon Battista De Gli Alberti Fiorentino ...: La commodità, l'utilità, la neceßità, e la dignità di tale opera [...] (Vinegia, 1546)

DB L ARCHITETTVRA
to e le tegole saranno t ultima seorzd, & il cielo del tet*
to uerfo il capo nojlro chiameremo lascorzd dentro .U
chese e cofì, ueggiamofe ognuna di quette parti ha le
sue proprietà, le quali conofciute,ciò che à tetti di pie*
tra (ì conaenga intenderemo". Di quette cose adunque,
quanto fa bifogno brieuemete tratteremo, ma quetto prt
ma dirò.lo non lodo gli Architetti di nottra età,che U*
sciano ne le ossa de muri larghi pertusi,ne i quali>copiH
ta t'opera mettano per il palco i traui... Onde fajseneil
muro più debole, e l'edisicio control suogo è menofìctt*
royperche indi può il suogo nel palco pigliare la uia.Oi}
de piacemi l'ordine de gli antichi\che ne i muri usauano
di porre modioni sodi di pietra sopraponcndoui de i tré
ut le tette. E sé uorrai incatenare le mura con i trauì,no
ti moncherino Arpesì,e bibule di metallo,e la parte che.
del modione auanz*, che ti uerrà troppo bene inaccoH
ciò . Dcbbe il traue esser /incero , e nel mezzo essere, 4.
tutto senzd menda alcuna. Fotta l orecchia da un capo
al traue, epcrcotendo ne laltro,sé sarà unsuono muto(,
incoJìantc,mottrasi,che dentro ui jìa difetto,ò uitio.l nO;
di nel traue ji biasimano,mas,imamenieJsiesii, raccolti e
gonsiati. La parte de legno uer la midolla lauorerafii k
guisa,che ella jìa disopra ne sopera, ma da lasupersicie
de la parte di fatto, suori che lascorza ò poco ò niente
si lieui, metterai in su quel lato,oue apparirà uitio atcU*
no.Se'l traue sarà per lo dritto fesiso assai,non lo ghigne*
rai con le pietre con quella parte, ma ò in sii in giù /"
uolterai. Se jìa bisogno pertufare ò tagliare in luogo afa
cu/Wyiwn offendere nel mezzo, e la supersicie difott0]
Accadendo à mettere, come ne i templi fu ojscruato, &
porri