Alberti, Leon Battista: I Dieci Libri De L'Architettvra Di Leon Battista De Gli Alberti Fiorentino ...: La commodità, l'utilità, la neceßità, e la dignità di tale opera [...] (Vinegia, 1546)

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ornamento che nonsta precipite,™ erta,neJporcd, iM
bella da uedere uguale ey largale perdonarono gli ^
tichi a satica òjpesa,per farla in tal guisa.Nonnarrero
chelélajbigarono di pietra dura per cento miglia, e co
Via Ap= pietre gradi le fecero gli argini. Laftrigarono laiVtaAp
pia. pia da Roma fxrià Branditio.Veggonsì di pajso in pajfy
in tutte le uie militari tagliate le rupi.ajsottigliati li rno
ti,pertusati li colli satte uguali le udii conjpesa increto
bik,& opera miraculosa. Tutte le quai cose sono ut$>
Quagliano per ornamento. Daranno dignisiimo oriti*
mentore troueranno li mandanti ftesje occajìoni di r%
gionare dicosedignìJ?ime.Diceua Laberto. li compari0
ben parlante seusa per un carro ne la uia.Et in uerop
mo allegeriti nel uiaggio coH ragionare.berciò comMin
dola prudenza de gli antichi ne gli altri istituti, ejpe"
cialmente in quefto di che horaparleremojbenchegit^*
daua.no a maggior cose con tale inuentione,che sare^
cere a uiandanti.Dicela legge ne le dodici tauole. $oli
àrdere er nonsepelire l'huomo ne la citta.Bt era un^'
tica determtnatione del Senatore non si sepelisscro w
la citta li morti,eccetto le uergini ueflalìj& tlmp^t0
re,che non erano soggetti a quefea legge. Dice vlutd*
co che a li Valeri] er ali Fabricij per dignità era liclt0
sepelirjì nelsoro,ma li loro deseendenti hauendout P°*
fio li corpi morti,e sottopossout tafacella, li portai0
uia,mostrando che quetlo era loro lecito, ma non m®^
no Faccuano adunque li lorosepolcri nel campo in l"0'
ghi idonei lungo la uia,usando ogntjìudio secondo*
rofactdtdjche fusiero ornatisimi,fabricati con ^"L^
neamenti.Ron ui mancaua la copia de le colonne ssit