Alberti, Leon Battista: I Dieci Libri De L'Architettvra Di Leon Battista De Gli Alberti Fiorentino ...: La commodità, l'utilità, la neceßità, e la dignità di tale opera [...] (Vinegia, 1546)

I I B R O X. 22é
tfacqud il più fonti in uno raccolta,?? co7 Sotc,coì mo
uimento,e con li uenti maturata. Et sé concediamo ché'l
faggio del Sole giouià le acque,gli è facil cosa a, sape*
re,quale di quelle (la più cruda.Se non uogliamo dire,
che sia ne le uiseerc de la terra un focofo fyirito, dal
pale simo cotte le acque sotterranee. Dice Aristotile,
che le acque de i pozzi la fiate doppoH mezzo di si san
no tiepide. Assermano alcuni che le acque de ipozzi ne
la siate non sono cofì gelide, ma ci paiono tali per l'a*
Ha,che tanto boglie. Vuosì con ijpericnza uedere tanti*
c<t openione di molti, che le acque canate di nuouo non
la)ciano goccie soprd'l uetro,pur che sia polito ,z?non
unto.Ma essendo secondo Pitagorici tra i primi primi*
pìj,con liquali consiftono tutte le cose,due maschijl cai*
do,?? il sreddo,?? hauendo il caldo natura e forza di
penetrare,soluere,rompere,tràhere ase l'humore,e con
consumarlo,?? il freddo uaglia k rijlnngere, indurare,
e conformare Ihumore, tuttauia esee da amendue, quasì
«n medejìmo effeito,eJpecialmente ne le acque,se uiso*
losmoderati, ouero continui. Perche consumano amen
due parimente le parti sottili,la onde nesegue aridità di
«bbrugiamenti.Perciò diciamo gli alberi esser slati ab*
bugiatile hanno sentito troppo caldo ò troppo fred*
do,per ciò che essendo consumate le partì più tenere dal
ghiaccio ò dal Solc,ucggiamo la materia rimafea scabro
s* er arfìcciata. Cofì con la, medesìma uia le acque do*
intano per lo Sole uiseose,?? per lo ghiaccio cenerò*
se.Ma gli è tra le acque commendate un'altra disseren
S<t. Tra le acque piouane glie da considerare àqual
tempo de tanno,a che hora del giorno,?? con qual sof-
F z sare