DI CARLO MARATTI. 207
gli esìempj dalla bella natura , e da coloro ancora , che
l'hanno imitata in eccellenza , p^r ritrarne da efc
l'idee, e le forme, le quali rendono maravigliosi gli
Artefici, e l'operazioni del loro pennello . Ma come
fu Carlo Sempre studiosò d'intendere le ragioni della_,
sila Arte, così è stato sòlito nell'occasioni discorrerne,
e proferirne saggi concetti con rispondere argutamente
in modo, che quelli, che l'odono, pendono attenti
da' suoi detti, li quali sempre riescono d'insegnamen-
to. Interrogato da un'uomo dotto qual folle più diffi-
cile nella Pittura l'ignudo, o vero i panni ? Rispofe_,
i panni : voleva l'altro , che fosse più difficile l'ignudo,
ed apportò la difficoltà delli dintorni nelle varie pro-
porzioni , e movimenti del corpo , le quali con lunghe
ragioni espresse per approvare la sua opinione, Carlo
dopo, che l'ebbe udite, pazientemente , sòggiunse :
io apporterò fòlo una difficoltà de' panni, e dico, che
l'ignudo prende tutta la sua forma dalla natura; li pan-
ni non hanno forma naturale , e dipendono dall'arte—,
in tutto, e dall'erudizione del disegno in sapergli adat-
tare . L'Artefice adunque, in riconoscer l'ignudo in
ciaschedun moto , e forma, è Avvenuto dalla natura ,
che li mostra, e l'insegna i dintorni del naturale; il
che non avviene delle pieghe, le quali sono del tutto
artificiose , e corrette a conformarli con l'istesfo ignu-
do , che ricuoprono , e per tale ragione vediamo,
che non pochi Pittori , e Scultori con la diligenza dell'
imitazione sono riusciti meglio nel formare un ignudo ,
che nel panneggiarlo. Sicché de' panni , non trovan-
doli essempio, è necessario ricorrere all'industria dell'
Arte con modo più difficoltoso . Sol tentava un'altro ,
che '1 colore fosse la forma, ed il disegno la materia^
della Pittura : Non signore, dille Carlo, non bisogna
considerare il disegno come sola quantità geometrica ,
ema-
gli esìempj dalla bella natura , e da coloro ancora , che
l'hanno imitata in eccellenza , p^r ritrarne da efc
l'idee, e le forme, le quali rendono maravigliosi gli
Artefici, e l'operazioni del loro pennello . Ma come
fu Carlo Sempre studiosò d'intendere le ragioni della_,
sila Arte, così è stato sòlito nell'occasioni discorrerne,
e proferirne saggi concetti con rispondere argutamente
in modo, che quelli, che l'odono, pendono attenti
da' suoi detti, li quali sempre riescono d'insegnamen-
to. Interrogato da un'uomo dotto qual folle più diffi-
cile nella Pittura l'ignudo, o vero i panni ? Rispofe_,
i panni : voleva l'altro , che fosse più difficile l'ignudo,
ed apportò la difficoltà delli dintorni nelle varie pro-
porzioni , e movimenti del corpo , le quali con lunghe
ragioni espresse per approvare la sua opinione, Carlo
dopo, che l'ebbe udite, pazientemente , sòggiunse :
io apporterò fòlo una difficoltà de' panni, e dico, che
l'ignudo prende tutta la sua forma dalla natura; li pan-
ni non hanno forma naturale , e dipendono dall'arte—,
in tutto, e dall'erudizione del disegno in sapergli adat-
tare . L'Artefice adunque, in riconoscer l'ignudo in
ciaschedun moto , e forma, è Avvenuto dalla natura ,
che li mostra, e l'insegna i dintorni del naturale; il
che non avviene delle pieghe, le quali sono del tutto
artificiose , e corrette a conformarli con l'istesfo ignu-
do , che ricuoprono , e per tale ragione vediamo,
che non pochi Pittori , e Scultori con la diligenza dell'
imitazione sono riusciti meglio nel formare un ignudo ,
che nel panneggiarlo. Sicché de' panni , non trovan-
doli essempio, è necessario ricorrere all'industria dell'
Arte con modo più difficoltoso . Sol tentava un'altro ,
che '1 colore fosse la forma, ed il disegno la materia^
della Pittura : Non signore, dille Carlo, non bisogna
considerare il disegno come sola quantità geometrica ,
ema-