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Fasc. 2
DOI article:Miscellanea
DOI Page / Citation link: https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0179
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MISCELLANEA
cerca di dar loro l’evidenza del rilievo, la grandezza
monumentale. Cosmè guarda alla scuola di Padova,
il Cossa ricorda d’aver veduto Pier della Francesca
riuscì a francarsi da quel predominio, mostrò sensi-
bilmente, nei tratti originali, un carattere tutto italico,
che diviene sempre più cosciente di sè stesso. Lenta
Francesco del Cossa: San Liberale (?). Parigi, Raccolta Spiridion
circonfuso di luce, sincero sapiente, nella disposizione
prospettica delle forme naturali
A. V.
Cripte medioevali. — Come l’eminente musaicista
di Costantinopoli e di Tessalonica riproduceva, con
meravigliosa facilità, un modello immutabile, in cui si
riassumevano non altro che le antiche tradizioni del-
l’arte bizantina; così, dal x al xiv secolo, nelle umili
grotte medioevali dell’Italia meridionale, rifugio degli
anacoreti e dei solitari basiliani, il modesto dipintore
tracciava a centinaia degli affreschi, nei quali incon-
testabilmente si rivelò quel medesimo carattere orien-
tale, da cui non si sapeva distaccare.1 Ma accanto agli
affreschi, ove s’esplica soltanto l’influenza bizantina,
apparve un’altra tradizione d’arte, che mentre non
1 Cfr. Diehl, L'art byzantin dans VItalie mèrìd.
evoluzione di forme locali, ove nessun effetto arrecherà
il grande movimento artistico del secolo xiv, ma che
tuttavia, nel suo isolamento, costituisce, come dice il
Dumont : un des chapitres les plus neufs de Vart pro-
pre à l'Italie I
Anche una maniera costante domina nelle pitture
derivate dallo studio de! bizantinismo, cui si educarono
i Benedettini, ed in S. Angelo in Formis, presso Ca-
pita, sia all’esterno della Chiesa, sia all’interno, un
metodo eguale si riscontra, come meccanico, di una
o di più mani, che imitano ed ingrandiscono i mo-
delli, che vengono dall’oriente.2 Ma come ci è dato
sorprendere, nella fioritura artistica, importata ed e-
stesa dai frati di S. Benedetto, delle opere plastiche
di una bottega d’arte neo-campana, le quali vivono
1 Rapport de la covimis. des ècol. de Rome et d'Athènes, 1889.
2 V. Venturi, Storia dell'arte Hai., voi. Il, pag. 371.
MISCELLANEA
cerca di dar loro l’evidenza del rilievo, la grandezza
monumentale. Cosmè guarda alla scuola di Padova,
il Cossa ricorda d’aver veduto Pier della Francesca
riuscì a francarsi da quel predominio, mostrò sensi-
bilmente, nei tratti originali, un carattere tutto italico,
che diviene sempre più cosciente di sè stesso. Lenta
Francesco del Cossa: San Liberale (?). Parigi, Raccolta Spiridion
circonfuso di luce, sincero sapiente, nella disposizione
prospettica delle forme naturali
A. V.
Cripte medioevali. — Come l’eminente musaicista
di Costantinopoli e di Tessalonica riproduceva, con
meravigliosa facilità, un modello immutabile, in cui si
riassumevano non altro che le antiche tradizioni del-
l’arte bizantina; così, dal x al xiv secolo, nelle umili
grotte medioevali dell’Italia meridionale, rifugio degli
anacoreti e dei solitari basiliani, il modesto dipintore
tracciava a centinaia degli affreschi, nei quali incon-
testabilmente si rivelò quel medesimo carattere orien-
tale, da cui non si sapeva distaccare.1 Ma accanto agli
affreschi, ove s’esplica soltanto l’influenza bizantina,
apparve un’altra tradizione d’arte, che mentre non
1 Cfr. Diehl, L'art byzantin dans VItalie mèrìd.
evoluzione di forme locali, ove nessun effetto arrecherà
il grande movimento artistico del secolo xiv, ma che
tuttavia, nel suo isolamento, costituisce, come dice il
Dumont : un des chapitres les plus neufs de Vart pro-
pre à l'Italie I
Anche una maniera costante domina nelle pitture
derivate dallo studio de! bizantinismo, cui si educarono
i Benedettini, ed in S. Angelo in Formis, presso Ca-
pita, sia all’esterno della Chiesa, sia all’interno, un
metodo eguale si riscontra, come meccanico, di una
o di più mani, che imitano ed ingrandiscono i mo-
delli, che vengono dall’oriente.2 Ma come ci è dato
sorprendere, nella fioritura artistica, importata ed e-
stesa dai frati di S. Benedetto, delle opere plastiche
di una bottega d’arte neo-campana, le quali vivono
1 Rapport de la covimis. des ècol. de Rome et d'Athènes, 1889.
2 V. Venturi, Storia dell'arte Hai., voi. Il, pag. 371.