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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 9.1906

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Fasc. 2
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.24151#0178

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MISCELLANEA

139

1132. Vigesimo septimo anno librimi Sacramentorum, et
imam crucem argenteam, que ponitur super altare.

U33, Vigesimo octavo anno obtulit tres libros, et tuni-
cati! imam, quam dominus papa Honorius sibi donavit.

1134. Vigesimo nono anno obtulit imam casulam de velluto
rubeo, et unarn cappata de palliò deaurato et argentato, et

Schifanoia, dove si rivede il tipo dei due santi nelle
figure di quegli scompartimenti. Non sono tra i mi-
gliori dipinti di Francesco del Cossa, ma tuttavia, per
la forza del colore smaltato e per'l’ardito atteggia-
mento del santo cavaliere, degnissimi di esser posti

Francesco del Cossa: Santa Lucia. Parigi, Raccolta Spiridion

unam mitram et unam dalmaticam, et duo candelabria
Greca.

1135. Trigesimo anno obtulit unum librum Evangelii,
librum copertum de argento et deauratum totum, et unam
mitram de diaspro.

1136. Trigesimo primo anno obtulit librum beati Ioannis
Chrisostomi, et unam dalmaticam et unam tunicata.

1137. Trigesimo secundo anno obtulit librum beati Ioan-
nis Chrisostomi, De contritione cordis, et alium librum qui
dicitur Rabanus, et unam cappam de pallio.

Due quadri di Francesco del Cossa nella rac-
colta Spiridion a Parigi. — Sono due dei tanti fram-
menti, in cui dovette esser divisa un’ancona a scom-
partimenti di Francesco del Cossa : il primo rappre-
senta Santa Lucia, il secondo un santo cavaliere, forse
Liberale. Sono prossimi al tempo degli affreschi di

nel novero, purtroppo assai scarso, delle opere del-
l’artista morto circa nel mezzo del cammino della
vita. Non istarò a dimostrare come l’attribuzione
convenga ai due quadri, perchè la riproduzione da-
tane qui, grazie alla gentilezza del signor Spiridion,
basta di per sè a persuadere chiunque della sua giu-
stezza.

Furono attribuiti a Cosmè Tura, ma l’irto, il rude,
il ferreo conterraneo del Cossa non può confondersi
con questo sculturale maestro: il primo par che tragga
le sue figure a colpi di martello dall’ incudine, il se-
condo modella i suoi personaggi nella creta che riveste
come di vernici di smalto. Cosmè Tura arrotonda
ogni forma, move in cerchio ogni suo segno; Fran-
cesco del Cossa squadra fortemente le membra, e
 
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