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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 30.1927

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Ciartoso Lorenzetti, Maria: Di uno scomparso polittico: die Giusto Padovano
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https://doi.org/10.11588/diglit.55192#0091
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DI UNO SCOMPARSO POLITTICO
DI GIUSTO PADOVANO

Fra i dipinti trecenteschi raccolti nella Sala XXXIV della nuova sede del Museo
Correr di Venezia, sono esposte tre tavolette raffiguranti tre Scene dell’Apocalisse 1 L’ugua-
glianza di proporzioni e l’affinità stilistica che i tre quadretti fra loro presentano, denotano
chiaramente che essi dovettero far parte in origine, di un più ampio ciclo di figurazioni,
di cui il Ludwig 2 riuscì ad identificare altri due frammenti, un tempo conservati nella
Galleria deH'Accademia di Vienna, dove erano giunti nel 1838 da Venezia ed ora da poco
tornati, dopo la nostra vittoria e in seguito alla restituzione delle opere d’arte, fatta dal-
l’Austria all’Italia, e presentemente depositati presso le nostre RR. Gallerie.3
Questo nucleo delle cinque tavolette apparteneva, come le ricerche del Ludwig 4
poterono dimostrare, ad un polittico originariamente esistente nella distrutta Chiesa di
S. Giovanni Evangelista di Torcello. Ognuna delle tavolette svolge una scena dell’Apo-
calisse; la tavola di dimensioni maggiori s (tavola ora pur troppo danneggiatissima dalle
ridipinture) che doveva occupare un posto centrale nell’ordine superiore della primitiva
ancona, interpreta il cap. IV dell’Apocalisse. Nel mezzo, entro una mandorla di luce, siede
Iddio su un trono, in gloria, avendo sulle ginocchia l’Agnello nimbato, d’oro; intorno a lui,
ai quattro angoli, i simboli evangelici: «quattro animali pieni d’occhi davanti e di dietro »
aventi ciascuno sei ali: in alto l’aquila e l’angelo, in basso il leone ed il toro. A fianco a
fianco dell’alone centrale, nella parte più alta, una schiera di dodici Vegli, sei per lato,
in ginocchio, librantisi in aria: ciascuno tiene in mano una boccia a collo stretto, da
cui esce una fiamma di rosso vivo; recano in capo una corona e sono avvolti in lunghi
manti; nella zona inferiore, in terra, altri 12 Vegli nimbati, sei per lato, offrono inginocchiati
alla divinità corone d’oro: sono vestiti con lunghe vesti grigio chiare, ornate sul petto
da un rettangolo di stoffa azzurra con ricami d’oro. Nel mezzo, visto di tre quarti, avvolto
in ampio mantello, con le mani alzate, adorante, sta in ginocchio il Veggente di Patmos

1 Recano i numeri d’Invent. I. 218-219-220.
2 G. Ludwig, Docilmente iìber Bildersendungen
von Venedig nach Wien in den Jahre 1816 und
1838, in Jahrbuch der Kunsthistor. Sammlung. di
Vienna, 1901. - Cfr. anche, Tu. Frimmel, Ge-
schichte der Wiener Gemaldessammlungen, IV Ca-
pite': Die Galerie in der Akademie der Bildend.
Kunste, 1901, p. 104; qui sono cit. le figuraz. del-
l’Apocalisse come « Arte veneziana c. 1400 » ai
n. 73, 74 e 75: sembrerebbe doversi trattare di tre
tavolette, ma in realtà, non è aggiunta alcuna indi-
cazione più precisa. Il Ludwig (op. cit.) però parla
solo di due soli dipinti conservati alla Gali, del-
l’Accademia di Vienna, e V. Ceresole, La Vérité
sur les Déprédations Autrichennes à Venise, 1866,
pag. |ioo, al n. 69 ricorda solo, come scuola fio-
rentina, la tav. con i Seniori dell’Apocalisse che

adorano l’Agnello.
3 G. Fiocco, Catalogo delle Opere d’arte tolte a Ve-
nezia nel 1808-1816-1838, restituite dopo la Vittoria,
1919, pag. 47, ai n. 9 e io, ricorda, fra i dipinti
non esposti, le due Scene dell’Apocalisse.
4 G. Ludwig, op. cit.; questa indicazione ri-
guardante la provenienza delle tavolette fu tolta
dagli Inv. d’Archivio consultati e trascritti dal-
l’aut. Nelle antiche Guide non vien mai fatto cenno
di questo dipinto come esistente nella Chiesa 0 Mo-
nastero di S. Giov. Evang. di Torcello; neppure
lo ricorda P. Gianelli, Saggio sopra l'antichis-
sima Isola di Torcello e sua Decanta,, 1827 (op.
inedita in Bibl. Civ. Museo Correr., Cod. Cicogna,
3078), il quale, parlando della Chiesa allora sop-
pressa, la dice « ricca di pitture ».
5 Misura questa tavola, alt. m. 0.95 x 1. m. 0.61.

L'Arte, XXX, 7.
 
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