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Vayra, Pietro: Il sarcofago d'Odilone di Mercœur nel Museo Civico di Torino
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.11246#0054
IL SARCOFAGO D'ODILONE
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que essere riferita ad un'epoca non lontana da quella data.
La nuova donazione fatta ai canonici d'Oulx e la conferma
ne sono un forte argomento, e presentano i fatti in un or-
dine naturale di successione cronologica. La prima dovette
aver luogo innanzi al 1169, anno in cui morì il vescovo
Stefano, o in tempo prossimo, i nipoti la confermarono e
l'ampliarono non molto dopo, cioè nel 1171.
Gli argomenti desunti dai caratteri paleografici del mo-
numento ricevono piena conferma dagli argomenti storici:
e gli uni e gli altri conducono alla conclusione, che dob-
biamo accettare senza esitazione, che il sarcofago d'Oulx è
opera del primo decennio, o, all'incirca, della seconda metà
del secolo XII.
Il compianto Des Ambrois che, raccogliendo nella sua
Memoria quanto si riferiva alla valle d'Oulx, pagò un tributo
d'affetto ai luoghi nativi, disse d'Odilone ch'egli erasi ritirato
nel chiostro di S. Lorenzo verso il ino (1). Non so donde ne
abbia attinta la notizia; ma o egli visse lungo tempo nel chio-
stro d'Oulx, o vi dovette venir dopo. Altro non ci risulta della
vita di Odilone; nè, panni, gioverebbe gran fatto il dilun-
garci più oltre a ricercarlo. L'iscrizione dice abbastanza, alla
storia, di lui, illustre barone e possente guerriero, termi-
nante i suoi giorni nella pietà, secondo l'indole dei tempi.
Parrà anzi che già troppo mi sia dilungato nel ricercare
l'epoca in cui fu innalzata la tomba destinata a far onore
alla sua memoria. Ma se ciò è vero per un lato, e per l'in-
teresse storico potrebbe giustamente dirsi sprecata la cura
di cosi minute indagini, è ben diverso sotto altro rispetto. Il
sarcofago di Odilone non è solo un monumento storico per
la biografia civile e monastica, ma una parola, per quanto
modesta, nella storia dell'arte; e se poteva essere di mediocre
(1) Notice sur Bàhdonnècks, Appendice, pag. 19.
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que essere riferita ad un'epoca non lontana da quella data.
La nuova donazione fatta ai canonici d'Oulx e la conferma
ne sono un forte argomento, e presentano i fatti in un or-
dine naturale di successione cronologica. La prima dovette
aver luogo innanzi al 1169, anno in cui morì il vescovo
Stefano, o in tempo prossimo, i nipoti la confermarono e
l'ampliarono non molto dopo, cioè nel 1171.
Gli argomenti desunti dai caratteri paleografici del mo-
numento ricevono piena conferma dagli argomenti storici:
e gli uni e gli altri conducono alla conclusione, che dob-
biamo accettare senza esitazione, che il sarcofago d'Oulx è
opera del primo decennio, o, all'incirca, della seconda metà
del secolo XII.
Il compianto Des Ambrois che, raccogliendo nella sua
Memoria quanto si riferiva alla valle d'Oulx, pagò un tributo
d'affetto ai luoghi nativi, disse d'Odilone ch'egli erasi ritirato
nel chiostro di S. Lorenzo verso il ino (1). Non so donde ne
abbia attinta la notizia; ma o egli visse lungo tempo nel chio-
stro d'Oulx, o vi dovette venir dopo. Altro non ci risulta della
vita di Odilone; nè, panni, gioverebbe gran fatto il dilun-
garci più oltre a ricercarlo. L'iscrizione dice abbastanza, alla
storia, di lui, illustre barone e possente guerriero, termi-
nante i suoi giorni nella pietà, secondo l'indole dei tempi.
Parrà anzi che già troppo mi sia dilungato nel ricercare
l'epoca in cui fu innalzata la tomba destinata a far onore
alla sua memoria. Ma se ciò è vero per un lato, e per l'in-
teresse storico potrebbe giustamente dirsi sprecata la cura
di cosi minute indagini, è ben diverso sotto altro rispetto. Il
sarcofago di Odilone non è solo un monumento storico per
la biografia civile e monastica, ma una parola, per quanto
modesta, nella storia dell'arte; e se poteva essere di mediocre
(1) Notice sur Bàhdonnècks, Appendice, pag. 19.
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