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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 4.1883

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Claretta, Gaudenzio: I marmi scritti di Torino e Suburbio dai bassi tempi alla metà del secolo XVIII, [4]
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https://doi.org/10.11588/diglit.11586#0333

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I MARMI SCRITTI DI TORINO E SUBURBIO

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Fiorirono in quel convento per esemplarità di vita pa-
recchie gentildonne, fra cui si distinse in particolar guisa
Marianna, figlia del conte Gian Donato Fontanella di San-
tena, e che ebbe in religione il nome di suor Maria degli
Angeli, canonizzata in questi ultimi anni. Madama Reale
seconda, cioè Giovanna Battista di Savoia Nemours, nel 1717
sul disegno del Juvara faceva erigere l'attuale facciata adorna
di statue. La chiesa per altro subì varie peripezie, ed al
tempo della dominazione francese era stata convertita in
borsa di commercio. Conserva pitture di Antonio Triva, reg-
giano e Giacinto Calandrucci, palermitano.

Varie iscrizioni riguardano questa chiesa, che or più non
esistono in essa.

Alla porta, la seguente diceva:

Sanctae Christinae V. et M.
Joanna Baptista Regis Vict. Am, Mater
Anno MDCCXVII.

Quest'altra accennava alla liberalità delle due principesse:

Sanctae Cristinae V. et M.
Templvm Christiana a Francia
Aram Maria Johanna Baptista a Sabavdia
DD. DD. DD.

Sovra l'altare della Concezione leggevasi:

Virgini Dei Genitrici
Optatae pacis avspici
Maria Joanna Baptista Sabavdiae Dvcissa
Cypri Regina
Votvm solvit
Anno MDCLXVI.
 
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