Bamonte, Giuseppe: Le Antichità Pestane (Neapel, 1819)

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là potere eglino avessero ne'due mari inferiore, e su-

» periore, da1 quaii l'Italia, a guisa d'Isola vici»

» circondata , il mostrano i loro nomi, che l'uno da-

» gli Italiani fu detto Tosco, con nome alla loro Rc-

» gione comune, 1' altro Adriatico da Achia colonia

degli Etruschi. « E Diodoro Siciliano (i) ».I Tirreni

( così egli chiama gli Etnischi ) celebri per fortezza,

» ed a grande impero saliti di molte e ricche Cit-

x> t.i furono fondatori. Possenti in armate navali,

» avendo lungamente signoreggialo in mare; dal loro

» nome medesimo Ti;reno chiamarono il mare d'Ita-

» lia : furono ancora numerosi, e forti i loro fanti. »

Se; gli Etruschi furono potenti per mare, ebbero per

conseguenza commercio co'popoli culti di que'tempi ,

i quali furono gli Egiziani, gli Ebrei ed i Fenicj ; e

da essi certamente presero, se di prima ne mancavano,

cognizioni delle belle arti.

II. In tutte le nazioni si è veduto, che fiorendo

in esse le arti liberali ( sotto qual nome comunemente

s'intendono la pittura, la scoltura, e l'architettura )

anche le scienze sono fiorite ; cadendo le prime, le

seconde sono cessate . (ili Etruschi ( al dire di A-

teneo (2) furono nell' arti liberali eccellenti — Varie

sono le opere de"1 Tirreni, poicchè nel travaglio

dell' aiti sono essi esperti, ed ingegnosi. La pittura

in coltivata dagli Etruschi, primachè da'Greci .

Plinio- (3) fissando il più antico monumento di pittura

>Greca all'Olimpiade XVIII. dice che esistevano in

(i) Lio. i. Cap. p.
(:>.) Deipnos: lib. i5
(3) lliil : natia al : Ili : XXXF cap : ///•