2 ANDREA DEL SARTO DUE RITRATTI
sbracciatisi a raffazzonare le opere loro con un subisso di mendicati
ornamenti. Maggiormente spicca e si anima la carnagione del volto
sotto il nero berretto che impose al capo, e che lasciando giù dalla
fronte, mezzo scoperta, scappar fuori dietro le orecchie divisi in due
liste lunghissime folte e crespe i capegli, gl’impronta nella fisonomia
la mansuetudine e la schiettezza del cuore. Nè a questa sua effigie
contento, la ricopiava per assicurarsi forse chitina almeno durasse ai
posteri, testimonio di ciò che era nelle fattezze, e nel tempo stesso
di ciò che poteva nell’arte: e tuttadue le possiede e conserva la patria
sua nella Galleria Palatina e nella Galleria delle Statue.
Passiamo ora a considerarlo nell’altro quadro ov’ egli di nuovo
ci rappresenta le sue sembianze, e quelle della sua donna.
a Non ti sia grave, o Lucrezia, di leggere codesto foglio e vedrai
a come parla a nome di un re: il quale mi è stato, e da capo vuol
cc essermi liberale di beneficj. Per far pago il desiderio tuo, guarda
cc se tu mi sei caramente diletta, ne abbandonai la splendida corte,
« dove d’ogni sorta ricevetti amorevoli cortesie e segnalati compensi,
« e dove se avessi fermata la mia dimora, sarei, non v’ha dubbio,
« salito, lasciam star le ricchezze, a onoratissimo grado. Ma nel
« congedarmi da lui, che, soprammodo increscioso a vedermi partire
« studiava rimovermi con gentili violenze dal mio proposto, di tornarvi
« in tua compagnia, dopo alcuni mesi trascorsi, obbligai con giuramento
a la fede. Il mettere più tempo in mezzo mi tornerebbe a grave
« discapito e a grave torto. Osserva di grazia come degna eccitarmi
a con amichevoli richiami, e con generosa modestia a mantener la
a promessa? Or dì: come sciogliermi da tanto debito? come tradire
a tante speranze ? a sì turpe e a sì mostruosa ingratitudine quale, non
« dico perdono, ma scusa ? come d’infamia sarà notato il mio nome !
« Risolviti adunque da quella che sei donna savia e prudente ; vieni
a con essomeco e provvedi in uno al nostro decoro e al nostro interesse:
« vieni a Parigi : colà si onorano con lodi e con guiderdoni le opere
(2) Ritratto N.° 2.
sbracciatisi a raffazzonare le opere loro con un subisso di mendicati
ornamenti. Maggiormente spicca e si anima la carnagione del volto
sotto il nero berretto che impose al capo, e che lasciando giù dalla
fronte, mezzo scoperta, scappar fuori dietro le orecchie divisi in due
liste lunghissime folte e crespe i capegli, gl’impronta nella fisonomia
la mansuetudine e la schiettezza del cuore. Nè a questa sua effigie
contento, la ricopiava per assicurarsi forse chitina almeno durasse ai
posteri, testimonio di ciò che era nelle fattezze, e nel tempo stesso
di ciò che poteva nell’arte: e tuttadue le possiede e conserva la patria
sua nella Galleria Palatina e nella Galleria delle Statue.
Passiamo ora a considerarlo nell’altro quadro ov’ egli di nuovo
ci rappresenta le sue sembianze, e quelle della sua donna.
a Non ti sia grave, o Lucrezia, di leggere codesto foglio e vedrai
a come parla a nome di un re: il quale mi è stato, e da capo vuol
cc essermi liberale di beneficj. Per far pago il desiderio tuo, guarda
cc se tu mi sei caramente diletta, ne abbandonai la splendida corte,
« dove d’ogni sorta ricevetti amorevoli cortesie e segnalati compensi,
« e dove se avessi fermata la mia dimora, sarei, non v’ha dubbio,
« salito, lasciam star le ricchezze, a onoratissimo grado. Ma nel
« congedarmi da lui, che, soprammodo increscioso a vedermi partire
« studiava rimovermi con gentili violenze dal mio proposto, di tornarvi
« in tua compagnia, dopo alcuni mesi trascorsi, obbligai con giuramento
a la fede. Il mettere più tempo in mezzo mi tornerebbe a grave
« discapito e a grave torto. Osserva di grazia come degna eccitarmi
a con amichevoli richiami, e con generosa modestia a mantener la
a promessa? Or dì: come sciogliermi da tanto debito? come tradire
a tante speranze ? a sì turpe e a sì mostruosa ingratitudine quale, non
« dico perdono, ma scusa ? come d’infamia sarà notato il mio nome !
« Risolviti adunque da quella che sei donna savia e prudente ; vieni
a con essomeco e provvedi in uno al nostro decoro e al nostro interesse:
« vieni a Parigi : colà si onorano con lodi e con guiderdoni le opere
(2) Ritratto N.° 2.