DEL SEPOLCRO DE NASONII 73
polcri, & nelle sepolerali lucerne, spelse volte viene figurato il Pegaso,
li come il Sole, &la Luna per (imbolo dell'immortalità dell'Anima ris-
petto la credenza medesima dell'eternità di quello Pianeta, & del corso
ilio perpetuo , come riputarono gli Egittij, che edificarono le loro pira-
midi , e sepolcri, imitando la forma del raggiò solare, per l'opinione, che
il Sole, &: la Luna da esìì intesi sotto i nomi di Osiride , & d'Iside,
follerò eterni. Così Oro Appolline li prende per (imbolo dell'eternità .
Li Greci, & li Romani seguitando la medesima dottrina, figurarono
anch'essi il Sole per l'Eternità , come nelle iscrittioni &: nelle medaglie è
manifesto . Ma eisendo homai tempo di concludere il nostro diseorso ,
rim angono iu vltimo le corone, i fiori, &c i serti vari; in questo &c in al-
tri sepolcri dipinti e scolpiti. Ciò si riferisee al Costume antico de'Ro-
mani deriuato da Greci, non solo di coronare i loro Morti, ma anche
di ornare ciaseun'anno le loro sepolture, con,, spargerle di fiori, . di rose ,
di vnguenti, & di odori j credendo essì che quelle cose follerò grati(lime
à loro Defonti. Il quale vso tanto si auanzò che alcuni morendo ciò or-
dinarono per testamento, e lasciarono gran somma di denari per adem-
pir qtiesto vfficio, come si può» vedere da più Autori Greci, & Latini,
& dalle inscrittioni, & ornamenti sepolrmli» li nuaR come vediamo, era-
no fregiati di ghirlande,scrti,fcstoni,frondi,tk fiori. Ne sol^> ordinarono
Anniuersarij, & Parenmtioni di rose & di odori, ma à questo effetto
comperarono gli horti congiunti à loro sepolcri, perche se ne cauassero
rendite per adornarli ogni anno, come si raccoglie particolarmente dal-
la seguente inscrittione.
LONGLVS . PATROCLVS . SECVTVS . PIETATEM
COL.CENT.HORTOS.CVM.AEDIFICIO,HVIC.SEPVL
IVNCTO . VIVOS . DONAVIT f VT . EX . REDITV
EOR . LARGÌVS . ROSAE. ET »ESCAE . PATRONO
SVO . ET . QVANDOQVE . SIBI . PARENTETVR
La formula vsata nelle antiche inscrittioni : VT. QVOT. ANNIS.
ROSAS . AD . MONVMENTVM , EIVS . DE FERA NT ; & erano
le rose le più (limate fra tutti gli altri non . ^la di tale costume si ri-
de Luciano nel. Dialogo intitolato Nignno , chiamando stolidi anche
dopo morte, coloro, che l'ordinanano : Quidam etiam cippos fuos siori-
bus coronari iubent, ftolidi etiam ppfi morUm mancntes. Pindaro pe-
rò ne gliOlimpici parlando dell'Anime de'Giustì, vuole che nell'Isole
Beate, godino del pregio delle corone,^ de'nori, come riabbiamo veduto
di sopra coronati gli Eroi ne gli Elisi. Questo costume fù anche seguitato
polcri, & nelle sepolerali lucerne, spelse volte viene figurato il Pegaso,
li come il Sole, &la Luna per (imbolo dell'immortalità dell'Anima ris-
petto la credenza medesima dell'eternità di quello Pianeta, & del corso
ilio perpetuo , come riputarono gli Egittij, che edificarono le loro pira-
midi , e sepolcri, imitando la forma del raggiò solare, per l'opinione, che
il Sole, &: la Luna da esìì intesi sotto i nomi di Osiride , & d'Iside,
follerò eterni. Così Oro Appolline li prende per (imbolo dell'eternità .
Li Greci, & li Romani seguitando la medesima dottrina, figurarono
anch'essi il Sole per l'Eternità , come nelle iscrittioni &: nelle medaglie è
manifesto . Ma eisendo homai tempo di concludere il nostro diseorso ,
rim angono iu vltimo le corone, i fiori, &c i serti vari; in questo &c in al-
tri sepolcri dipinti e scolpiti. Ciò si riferisee al Costume antico de'Ro-
mani deriuato da Greci, non solo di coronare i loro Morti, ma anche
di ornare ciaseun'anno le loro sepolture, con,, spargerle di fiori, . di rose ,
di vnguenti, & di odori j credendo essì che quelle cose follerò grati(lime
à loro Defonti. Il quale vso tanto si auanzò che alcuni morendo ciò or-
dinarono per testamento, e lasciarono gran somma di denari per adem-
pir qtiesto vfficio, come si può» vedere da più Autori Greci, & Latini,
& dalle inscrittioni, & ornamenti sepolrmli» li nuaR come vediamo, era-
no fregiati di ghirlande,scrti,fcstoni,frondi,tk fiori. Ne sol^> ordinarono
Anniuersarij, & Parenmtioni di rose & di odori, ma à questo effetto
comperarono gli horti congiunti à loro sepolcri, perche se ne cauassero
rendite per adornarli ogni anno, come si raccoglie particolarmente dal-
la seguente inscrittione.
LONGLVS . PATROCLVS . SECVTVS . PIETATEM
COL.CENT.HORTOS.CVM.AEDIFICIO,HVIC.SEPVL
IVNCTO . VIVOS . DONAVIT f VT . EX . REDITV
EOR . LARGÌVS . ROSAE. ET »ESCAE . PATRONO
SVO . ET . QVANDOQVE . SIBI . PARENTETVR
La formula vsata nelle antiche inscrittioni : VT. QVOT. ANNIS.
ROSAS . AD . MONVMENTVM , EIVS . DE FERA NT ; & erano
le rose le più (limate fra tutti gli altri non . ^la di tale costume si ri-
de Luciano nel. Dialogo intitolato Nignno , chiamando stolidi anche
dopo morte, coloro, che l'ordinanano : Quidam etiam cippos fuos siori-
bus coronari iubent, ftolidi etiam ppfi morUm mancntes. Pindaro pe-
rò ne gliOlimpici parlando dell'Anime de'Giustì, vuole che nell'Isole
Beate, godino del pregio delle corone,^ de'nori, come riabbiamo veduto
di sopra coronati gli Eroi ne gli Elisi. Questo costume fù anche seguitato