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Baruffaldi, Girolamo
Vite de' pittori e scultori Ferraresi (Band 1) — Ferrara: Taddei, 1844

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https://doi.org/10.11588/diglit.63256#0041
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Bartolomeo Vaccarini il quale nel detto secolo
dipinse in S. Domenico e in S. Anna molte cose a
fresco e alcune tavole a fondi d’ oro in più com-
parti com’ egli stesso notava sotto le sue pitture da
me vedute nelle chiese suddette.
Finalmente Olivieri San Giovanni fu ferrarese e
contemporaneo de’ medesimi, lavorando a fresco sui
muri quelle tante immagini di Maria Vergine e dei
Santi, che tuttavia nelle più antiche ancora rimaste
si possono vedere.
A questa età dalla sua prima origine giunse la
professione della pittura in Ferrara; ma si può dir
senza scuola, e senza studio particolare, amando
ciascuno d’imitare 1’ altro bensì ma con certe mi-
nuzie e seccaggini che non mostrano la verità, im-
perciocché, se della verità fossero stati imitatori co-
testi uomini, io mi persuado, che più pastose sareb-
bero riuscite le loro figure; ma purché avessero le
avean possidenza in Argenta. Lo Scalabrini in un ms. inedito di qiiesta patria
biblioteca, in cui abbreviò le vite de’ pittori e scultori ferraresi del Baruffaldi,
nota, che Francesco fu figlio di Cristoforo muratore, e porta una partita del
Libro A. fol. 161 della Fabbrica della nostra cattedrale, ove in data degli ir
Settembre 1406 vengono nominate tre mezze figure di pietà dipinte cf intorno
intorno all’ aitar maggiore. Il contratto fu fatto col padre del pittore, la qual
circostanza, come bene osserva il sig. conte Camillo Laderchi, il fa supporre
in allora alquanto giovine. Il eh. sig. mare. Litta con una bella stampa pubblicò
la Madonna del Baracano dipinta in Bologna dal Cossa col ritratto di Bente,
o secondo altri di Giovanni 1. Bentivoglio, e della Maria Vinciguerra. Una
Annunziazione in due tele stava nella galleria Hercolani, e altra gran tela si
ammira ancora nella Pinacoteca di Bologna. In Ferrara nella Quadreria Costa-
bili gli si attribuiscono quattro dipinti, il primo con S. Francesco e Santa Chiara,
che assieme a due monache adorano il SS. Sacramento, il secondo col Redentore
e la Maddalena, il terzo con S. Giovanni Battista , e l’ ultimo con S. Michele,
a’ quali veggonsi aggiunti un S. Bernardino e un S. Vescovo, tutti nomina-
ti dal sig. conte Camillo Laderchi nella prima parte della descrizione di
quella quadreria, ove a pag. 29 leggesi per la prima volta qualche cenno
di questo pittore, del quale il eh. sig. Gaetano Giordani di Bologna ha già in
pronto la vita.
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