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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 2.1874

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Castellani, Augusto: Il bisellio capitolino
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https://doi.org/10.11588/diglit.10816#0035

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32

BOLLETTINO DELLA COMMISSIONE

mano, premono a gran forza le uve col pestare dei piedi, in
movenze che somigliano ad una danza: il liquore espresso dai
grappoli cola in un dolio sottoposto.

Il disegno e lo stile di queste elegantissime intarsiature
ricorda assai distintamente quello di alcune pitture di vasi.

Termino la descrizione del seggio accennando, che le due
sfingi le quali fiancheggiano il suppedaneo , cesellate a me-
raviglia, hanno le penne e le squame vagamente alternate
d'argento e di rame. La fascia esterna del medesimo , simile
a quella del seggio, e decorata in egual modo di rose e meandri,
è segnata del pari da una linea, che ne indica il mezzo e la
divide in due parti.

IV.

Eimarrebbe ora a determinarsi, a qua! secolo , o , più
propriamente, a qual periodo della storia dell' arte appartenga
l'insigne lavoro, del quale ho tenuto brevemente discorso. Ma una
siffatta inchiesta io lascio volentieri a coloro, che forniti dalla
natura di squisito senso artistico, e da indefesso studio abilitati
a istituire gli opportuni confronti, sono in grado di proferire
su queste materie un giudizio autorevole e ben fondato. Quanto
a me, se per quella qualsiasi perizia , che nello esaminare i
lavori di ogni genere e di ogni tempo, in oro, in argento, ed
in altri metalli, posso col lungo uso e col grande amore avere
acquistato, mi è dato manifestare il mio parere, opinerei che il
tempo, in che fu lavorato il bisellio ora capitolino, non sia
per avventura anteriore alle guerre civili di Siila e di Mario, ne
sia posteriore all'imperio dei Plavii. Perciocché io sono d'avviso,
che durante cotesto periodo la vetusta arte italica si fondesse
al tutto con la nuova di Magna Grecia, producendo opere di
maravigliosa perfezione: quale si è senza dubbio questa nobile
sedia rinvenuta presso l'antica Amiterno.

A. C.
 
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