ARCHEOLOGICA MUNICIPALE.
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campane tutto ciò che si appartiene agli agi della vita e alla,
politezza del costume sia stato ritrovato e posto in uso molto
prima che presso i gravi ed austeri popoli latini , fra cui pe-
netrarono respettivamente assai tardi la mollezza ed il lusso.
Non ho quindi veruna difficoltà ad ammettere, che l'uso delle
armi convivali, già da lungo tempo in voga presso altre città,
fosse tuttavia, o - sconosciuto, o almen rarissimo in Koma fino
a tutto il primo secolo dell' impero, ed anco, se si voglia, al-
quanto piìi tardi. Ma che poi, almeno verso la fine del secondo
secolo incominciasse ad esservi ricevuto, crederei che l'autorità
dei monumenti da noi prodotti, lo abbia reso sommamente
probabile , se non posto del tutto fuori di controversia. La-
onde insieme col Rich \ e con miglior fondamento ch'egli non
ebbe, ripeteremo, non potersi oramai più tenere la vecchia opi-
nione degli eruditi, che disdiceva agli antichi la invenzione e
l'uso della forchetta. Contro la esistenza dell'oggetto nulla
conclude la mancanza del nome. E quanto al nome , non so
se il Rich abbia colto nel segno chiamandola fustino, anziché
furcula. Perciocché la fustino, in greco zplor.rjx, equivaleva al
tridcns ed era istrumento a tre cuspidi. Ora noi vediamo dai
monumenti, che le piti antiche forchette ebbero due punte piut-
tosto clie tre. Io credo che siccome la cosa, così anche il nome
ci sia derivato dall' antichità : per modo che anche nel latino
idioma venisse denotata mediante un diminutivo del vocabolo
furca.
Dissi pur ora 1' uso della forchetta essere a noi stato tra-
smesso direttamente dall' antichità. Ed invero le memorie al-
legate dal Marquardt nell'opera più volte citata 2 ci permettono
i Dizionario delle antichità greche e romane, s. v. fuse invia (ediz. di
Bonghi e del Re con snppl. di Gius. Fiore-Ili, 1809).
- /land. V, 1 i>. 825.
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campane tutto ciò che si appartiene agli agi della vita e alla,
politezza del costume sia stato ritrovato e posto in uso molto
prima che presso i gravi ed austeri popoli latini , fra cui pe-
netrarono respettivamente assai tardi la mollezza ed il lusso.
Non ho quindi veruna difficoltà ad ammettere, che l'uso delle
armi convivali, già da lungo tempo in voga presso altre città,
fosse tuttavia, o - sconosciuto, o almen rarissimo in Koma fino
a tutto il primo secolo dell' impero, ed anco, se si voglia, al-
quanto piìi tardi. Ma che poi, almeno verso la fine del secondo
secolo incominciasse ad esservi ricevuto, crederei che l'autorità
dei monumenti da noi prodotti, lo abbia reso sommamente
probabile , se non posto del tutto fuori di controversia. La-
onde insieme col Rich \ e con miglior fondamento ch'egli non
ebbe, ripeteremo, non potersi oramai più tenere la vecchia opi-
nione degli eruditi, che disdiceva agli antichi la invenzione e
l'uso della forchetta. Contro la esistenza dell'oggetto nulla
conclude la mancanza del nome. E quanto al nome , non so
se il Rich abbia colto nel segno chiamandola fustino, anziché
furcula. Perciocché la fustino, in greco zplor.rjx, equivaleva al
tridcns ed era istrumento a tre cuspidi. Ora noi vediamo dai
monumenti, che le piti antiche forchette ebbero due punte piut-
tosto clie tre. Io credo che siccome la cosa, così anche il nome
ci sia derivato dall' antichità : per modo che anche nel latino
idioma venisse denotata mediante un diminutivo del vocabolo
furca.
Dissi pur ora 1' uso della forchetta essere a noi stato tra-
smesso direttamente dall' antichità. Ed invero le memorie al-
legate dal Marquardt nell'opera più volte citata 2 ci permettono
i Dizionario delle antichità greche e romane, s. v. fuse invia (ediz. di
Bonghi e del Re con snppl. di Gius. Fiore-Ili, 1809).
- /land. V, 1 i>. 825.