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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 6.1878

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De Rossi, Michele Stefano: Intorno ad un copioso deposito di stoviglie ed altri oggetti arcaici rinvenuto nel viminale
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https://doi.org/10.11588/diglit.13206#0072
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lìti

BULLETTINO DELLA COMMISSIONE

erano avvenuti per la massima parte al di fuori della linea
dell'aggere di Servio Tullio, ed erano frutto delle escavazioni
operate verso il Castro Pretorio e le regioni adiacenti. Eagionai
ancora di alcune osservazioni e di alcuni saggi di rozze terrecotte
rinvenute presso le mura serviane a villa Caserta. Risultò da
quell'analisi che le antichità primitive apparivano sempre entro
e sopra uno strato di terra argillosa giallastra, che era il primo
letto vergine del colle ossia il primo banco formato dalla natura
e non dagli scarichi accumulati ivi dalla mano dell'uomo. Addi-
tai quello strato sottostare poco al livello odierno del suolo
nella regione della villa Caserta, e trovarsi invece profondamente
nascosto verso il Castro Pretorio. Ciò indicavami, che la sommità
naturale del colle era circa nella linea dell'aggere Serviano e
che discendeva dolcemente verso il nord-est. La qualità degli
oggetti trovati ed i gruppi che essi formavano, non che il modo
di loro giacitura, facevanmi allora concludere, che si erano prin-
cipalmente esplorati luoghi di abitazioni ossia fondi di capanne.

Esaminati poi i caratteri archeologici elei monumenti rin-
venuti, conclusi che rappresentavano, salvo poche differenze, il
periodo della industria medesima caratterizzata fra noi dal
vasellame rozzo e primitivo detto laziale, e nell'Etruria Cir-
cumpadana incirca dalla necropoli di Villano va, e più o meno
anche da una parte delle terremare dell'Emilia. Ma in Roma
questa specie di antichità trovavasi a contatto con monumenti,
la cui storia conosciuta dovea riflettere molta luce sulla oscurità
propria di sì remota suppellettile. I muti e rozzi cimeli arcaici
romani provengono dal terreno stesso, sul quale stendevansi
le celeberrime mura erette da Servio. Quindi nell'illustrarli fu
prima mia cura di esaminarne i rapporti con quel colossale recinto
anche esso arcaico, ma noto monumento romano. Dichiarai così
che le mura serviane sorgevano sullo strato medesimo che con-
teneva i rozzi manufatti. In quel primo esame però non potei
constatare se le porzioni di strato, che verticalmente soggiacevano
 
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