ARCHEOLOGICA COMUNALE
(37
alla mole dei massi eli Servio, contenessero o no le stoviglie e
gli altri arnesi semipreistorici. Quindi ne dedussi soltanto una
somma vicinanza del tempo certamente anteriore cui spettavano
le antichità da me analizzate verso il detto recinto, senza spingere
più oltre veruna congettura. Poco dopo avvertito dal eh. sig. Nar-
doni e dal eh. dott. Helbig, che essi aveano rinvenuto tracce
della primitiva suppellettile anche sotto le mura serviane, ecl
avendo verificato io stesso questo fatto, non mancai eli divulgarlo '.
xlnzi allora feci notare che lo strato vergine sottostante all'ag-gere
tulliano conteneva non solo vasi laziali, ma anche frammenti di
vasi detti di buccaro e greci caldàici (detti confusamente finora
Italo-greci) rappresentanti il più antico periodo della civiltà
etnisca. Per mezzo appunto della influenza etnisca nel commer-
cio, io medesimo avea già trovato introdotto il vasellame greco
fra le terrecotte arcaiche laziali sui colli albani.
Il seguito degli scavi rivelò poi nella regione del terreno
limitrofo alla villa Caserta i celebri puticoli maestrevolmente
illustrati dal eh. sig. Rodolfo Laudani \ Questi dimostrò come
la costruzione di cotesti puticoli concordasse con quella delle
sostruzioni interne dell'aggere serviano e come apparissero per
ogni verso posteriori ad altre tombe, che esistevano numerose
in quel medesimo campo. Colali sepolcri erano certo antichis-
simi; taluni dei quali scavati in forma di grotte alla maniera
etnisca contenevano del pari vasellame ed altri oggetti di per-
tinenza indubitatamente etnisca. Le molte altre tombe però ivi
rinvenute erano arche o monolitiche o composte con lastre di
un tuta peperinaceo. Coleste arche appartenevano evidentemente
al periodo delle stoviglie latine, delle quali contenevano molta
copia insieme alle ceneri degli estinti. Oltre i vasi anche altri
1 Bull. dell'Inst. di Corr. Arch. anno 1875, pag. 232.
- Le antichissime sepolture esquiline. Ballettino della Corniti, àrcheol.
Munic. Anno III fase. II pag. 41.
(37
alla mole dei massi eli Servio, contenessero o no le stoviglie e
gli altri arnesi semipreistorici. Quindi ne dedussi soltanto una
somma vicinanza del tempo certamente anteriore cui spettavano
le antichità da me analizzate verso il detto recinto, senza spingere
più oltre veruna congettura. Poco dopo avvertito dal eh. sig. Nar-
doni e dal eh. dott. Helbig, che essi aveano rinvenuto tracce
della primitiva suppellettile anche sotto le mura serviane, ecl
avendo verificato io stesso questo fatto, non mancai eli divulgarlo '.
xlnzi allora feci notare che lo strato vergine sottostante all'ag-gere
tulliano conteneva non solo vasi laziali, ma anche frammenti di
vasi detti di buccaro e greci caldàici (detti confusamente finora
Italo-greci) rappresentanti il più antico periodo della civiltà
etnisca. Per mezzo appunto della influenza etnisca nel commer-
cio, io medesimo avea già trovato introdotto il vasellame greco
fra le terrecotte arcaiche laziali sui colli albani.
Il seguito degli scavi rivelò poi nella regione del terreno
limitrofo alla villa Caserta i celebri puticoli maestrevolmente
illustrati dal eh. sig. Rodolfo Laudani \ Questi dimostrò come
la costruzione di cotesti puticoli concordasse con quella delle
sostruzioni interne dell'aggere serviano e come apparissero per
ogni verso posteriori ad altre tombe, che esistevano numerose
in quel medesimo campo. Colali sepolcri erano certo antichis-
simi; taluni dei quali scavati in forma di grotte alla maniera
etnisca contenevano del pari vasellame ed altri oggetti di per-
tinenza indubitatamente etnisca. Le molte altre tombe però ivi
rinvenute erano arche o monolitiche o composte con lastre di
un tuta peperinaceo. Coleste arche appartenevano evidentemente
al periodo delle stoviglie latine, delle quali contenevano molta
copia insieme alle ceneri degli estinti. Oltre i vasi anche altri
1 Bull. dell'Inst. di Corr. Arch. anno 1875, pag. 232.
- Le antichissime sepolture esquiline. Ballettino della Corniti, àrcheol.
Munic. Anno III fase. II pag. 41.