Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma (6.1878)

AKCHEOLOGICA COMUNALE

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SOPRA ALCUNI GRAFFITI DI VASI ARCAICI
RITROVATI IN ROMA

(Tav. XIII, XIV)

I segni che inaspettatamente abbiamo ritrovati scolpiti sopra
i massi di tufo clell'aggere di Servio, ancorché non fossero let-
tere, ma, come taluno ama di credere, un accozzamento di linee,
che solamente per caso le imitano, sarebbero pur nondimeno di
non lieve importanza, non potendosi dubitare di ravvisare in essi
una relazione colle forme dell'antico alfabeto latino. Se la novità
e l'antichità di questi segni, che solo hanno riscontro con quelli
di alcune mura contemporanee del Palatino e del Quirinale fanno
che alcuno ne muova dubbio, abbiamo però cercato già di dimo-
strare che le memorie storiche e i più antichi confronti paleo-
grafici finora noti non solo non contraddicono, ma raffermano che
se non in tutti, almeno in generale non si può disconoscere in essi
la qualità di vere lettere Difficilmente possiamo sperare che
altre scoperte di monumenti di quella età vengano a chiarircene
meglio, ma intanto gioverà far conoscere alcuni altri segni o
lettere che sono graffite sopra alcuni fittili arcaici ritrovati sul-
l'Esquilino e sul Quirinale in vicinanza dell'aggere, i quali
mostrano una relazione con quelli e fanno riflettere nuova luce
sopra di essi. Ma prima vediamo a quale uso e a qual fine si
tracciavano questi segni sopra dei vasi.

1 Sopra ì segni incisi nei massi delle mura anlichissime di Roma.
Annali dell'Inst. 1876 p. 72-105.