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BUL LETTI NO DELLA COMMISSIONE
Vulcano, lo salva dalle onde rigonfie dello Scamandro che mina-
ciavano d'inghiottirlo 1.
Bastino questi cenni a dichiarare il nobile monumento, che
avemmo la ventura di recare a notizia degli eruditi. Ed anche
intorno al merito suo valga quel tanto che ne dicemmo in ad-
dietro: poiché, d'altra parte, la fedelissima riproduzione che ne
diamo sembra ne prosciolga dall' obligo di ragionarne più este-
samente; potendo per tal via le persone intendenti giudicare
co1 propri occhi, sia della vaghezza della invenzione, sia della
bontà dello stile che in alto grado vi si ammirano. Per noi non
ha dubbio che tale egregio lavoro si voglia ascrivere all'arte gre-
coromana, ed assegnare al primo secolo del regime imperiale. 11
marmo, siccome notammo, è lunense; la composizione così rin-
chiusa con simmetria è cosa che sovente occorre nelle sculture
dell'arte suddetta; e si noti bene che a siffatto gusto l'artefice
ha sacrificato anche in parte la verità, poiché le due piante che
fiancheggiano le dee sono al tutto fuori di luogo nella officina
di Vulcano. Arroge che il rilievo proviene da luoghi di delizia,
che liberti ricchissimi e potenti si fecero durante i regni di
Claudio e di Nerone. Egli è da credere che in quell'epoca
appunto venisse lavorato da qualche greco maestro. I mirabili
bassorilievi dell'arco di Tito bastano soli, senz'altro esempio, a
dimostrare in quale altezza si trovasse tuttora l'arte di scolpir
di rilievo in sullo scorcio del primo secolo imperiale.
C. L. V.
i Iliad. XXr v. 3 "8 sg.
BUL LETTI NO DELLA COMMISSIONE
Vulcano, lo salva dalle onde rigonfie dello Scamandro che mina-
ciavano d'inghiottirlo 1.
Bastino questi cenni a dichiarare il nobile monumento, che
avemmo la ventura di recare a notizia degli eruditi. Ed anche
intorno al merito suo valga quel tanto che ne dicemmo in ad-
dietro: poiché, d'altra parte, la fedelissima riproduzione che ne
diamo sembra ne prosciolga dall' obligo di ragionarne più este-
samente; potendo per tal via le persone intendenti giudicare
co1 propri occhi, sia della vaghezza della invenzione, sia della
bontà dello stile che in alto grado vi si ammirano. Per noi non
ha dubbio che tale egregio lavoro si voglia ascrivere all'arte gre-
coromana, ed assegnare al primo secolo del regime imperiale. 11
marmo, siccome notammo, è lunense; la composizione così rin-
chiusa con simmetria è cosa che sovente occorre nelle sculture
dell'arte suddetta; e si noti bene che a siffatto gusto l'artefice
ha sacrificato anche in parte la verità, poiché le due piante che
fiancheggiano le dee sono al tutto fuori di luogo nella officina
di Vulcano. Arroge che il rilievo proviene da luoghi di delizia,
che liberti ricchissimi e potenti si fecero durante i regni di
Claudio e di Nerone. Egli è da credere che in quell'epoca
appunto venisse lavorato da qualche greco maestro. I mirabili
bassorilievi dell'arco di Tito bastano soli, senz'altro esempio, a
dimostrare in quale altezza si trovasse tuttora l'arte di scolpir
di rilievo in sullo scorcio del primo secolo imperiale.
C. L. V.
i Iliad. XXr v. 3 "8 sg.