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BULLETT1N0 DELLA COMMISSIONE
rappresentare una ellissi esattamente formata e diligentemente
scolpita. Mi fu obbiettato che i segni nei quali io riconobbi
una C fossero sempre piccoli segni graffiti, e che era tanto poco
necessario di prendere per C due linee ad angolo ottuso, quanto
di prenderle per V ad angolo acuto. È vero che qualche volta
i segni che io ravvisai per C apparirono piccoli e segnati in
uno degli angoli del masso, ma ne additai pure alcuno di gran-
dezza comune agli altri e scolpiti nel mezzo della testata, ed
ora arreco (lett. b) un nuovo esempio del muro alla Stazione,
il quale è condotto in maniera così regolare che rappresenta
un vero segmento di circolo. Vi è pure con questa anche l'altra
forma di due linee ad angolo molto ottuso, che però nel punto
di congiunzione anzi che congiungersi ad angolo si legano con
una piccola curva, e sono tanto aperte e diverse da V (del
quale parlerò appresso), che mi pare difficile che si possa scam-
biare l'uno coll'altro. Nò è già una novità il dire che rappre-
sentassero una C , quando è noto che di questa forma se ne
hanno esempi nelle antiche iscrizioni. Una curva affatto arbi-
traria, e dovuta al capriccio dello scarpellino, è posta in luogo
della retta in un' A (lett. c), come altre che già accennai in
altre lettere. (Annali 1876 tav. J, K); onde parmi che se ve-
diamo le curve dove non debbono essere, non vi sia motivo di
non riconoscerle quando le troviamo dove propriamente deb-
bono trovarsi. Ho notato due linee curve invece delle rette in
un segno che ho creduto essere K, ma si oppose che le due
trasversali sono molto lunghe, e non s'incontrano insieme dove
si uniscono all'asta verticale che è brevissima. La varietà delle
forme che hanno le lettere nelle antiche iscrizioni potrebbe
bastare a far credere che fosse questa una diversa maniera di
esprimere il K, ed infatti ne arrecai vari esempi a confronto.
Ma ci è provato ora da un masso del muro che è presso alla
Stazione, che l'ordinaria forma del |<, nella quale le linee rette
si uniscono insieme ad angolo acuto, era allora già in uso
BULLETT1N0 DELLA COMMISSIONE
rappresentare una ellissi esattamente formata e diligentemente
scolpita. Mi fu obbiettato che i segni nei quali io riconobbi
una C fossero sempre piccoli segni graffiti, e che era tanto poco
necessario di prendere per C due linee ad angolo ottuso, quanto
di prenderle per V ad angolo acuto. È vero che qualche volta
i segni che io ravvisai per C apparirono piccoli e segnati in
uno degli angoli del masso, ma ne additai pure alcuno di gran-
dezza comune agli altri e scolpiti nel mezzo della testata, ed
ora arreco (lett. b) un nuovo esempio del muro alla Stazione,
il quale è condotto in maniera così regolare che rappresenta
un vero segmento di circolo. Vi è pure con questa anche l'altra
forma di due linee ad angolo molto ottuso, che però nel punto
di congiunzione anzi che congiungersi ad angolo si legano con
una piccola curva, e sono tanto aperte e diverse da V (del
quale parlerò appresso), che mi pare difficile che si possa scam-
biare l'uno coll'altro. Nò è già una novità il dire che rappre-
sentassero una C , quando è noto che di questa forma se ne
hanno esempi nelle antiche iscrizioni. Una curva affatto arbi-
traria, e dovuta al capriccio dello scarpellino, è posta in luogo
della retta in un' A (lett. c), come altre che già accennai in
altre lettere. (Annali 1876 tav. J, K); onde parmi che se ve-
diamo le curve dove non debbono essere, non vi sia motivo di
non riconoscerle quando le troviamo dove propriamente deb-
bono trovarsi. Ho notato due linee curve invece delle rette in
un segno che ho creduto essere K, ma si oppose che le due
trasversali sono molto lunghe, e non s'incontrano insieme dove
si uniscono all'asta verticale che è brevissima. La varietà delle
forme che hanno le lettere nelle antiche iscrizioni potrebbe
bastare a far credere che fosse questa una diversa maniera di
esprimere il K, ed infatti ne arrecai vari esempi a confronto.
Ma ci è provato ora da un masso del muro che è presso alla
Stazione, che l'ordinaria forma del |<, nella quale le linee rette
si uniscono insieme ad angolo acuto, era allora già in uso