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V iscrizione di Anci/ra
la prima volta dall'Arundell, non ha avuto eguale fortuna, poiché
ci rimangono solo pochi frammenti della traduzione greca. Sarebbe
lungo e fuor di luogo tessere qui la storia esterna del monumento
Ancyrano, come si suole chiamare l'iscrizione, di Augusto ('): a noi
basterà dire che toccava al Mommsen l'onore di pubblicarne, con
la sua dottrina ed erudizione profonda, il testo più completo, se
non definitivo (2).
Il Monumento Ancyrano porta questo titolo :
Rerum gestarum divi Augusti, quibus orbem terrar\jim~\
imperio populi Rom(ani) \ subiecii, et inpensarum, quas in
rem publicam populumque Ro[md]num fecit, incisarum \ in
duabus àhòneis pilis, quae su[ii]t Romae positae, esemplar
s>ib\_f\eclum.
L'iscrizione che Augusto stesso, a quanto pare, avrebbe di-
visa in 35 capitoli, comprende, secondo il Mommsen (Res Gestae2,
p. V), tre parti: nella prima (capp. 1-14) Augusto espone il suo
cursus honorum, ossia le magistrature, i sacerdozi, i trionfi, ed
altre onorificenze a lui attribuite; nella seconda (capp. 15-24) le
impensae, ovvero le spese fatte in beneficio pubblico, sia a modo
di doni alla plebe di Koma, sia in sussidio all'erario, sia in edi-
ficazioni o restauri, sia in feste, sia in condono di obblighi as-
sunti da privati ; nella terza, infine (capp. 25-35), le res gestae,
propriamente dette, ossia le imprese di guerra o di pace, per le
quali pare ad Augusto essersi acquistato un gran merito con
Koma ed averne accresciuto l'impero e la gloria, Peraltro a chi
legge attentamente l'iscrizione di AncjTa, non può di certo sfug-
gire che cotesta partizione non è la più precisa, poiché molte
(!) Questa storia è stata assai bone riassunta dal Thédenat nel Didlctin
critique, VII (188G), p. 105 e seg.
(2) Il Mommsen ha pubblicato l'iscrizione di Ancyra, la prima volta,
nel 18C5 ; e la seconda nel 1883, giovandosi degli studi precedenti degli
eruditi e dei calchi presi sul monumento, nel 1882, dall'Humann per incarico
dell'Accademia di Berlino.
V iscrizione di Anci/ra
la prima volta dall'Arundell, non ha avuto eguale fortuna, poiché
ci rimangono solo pochi frammenti della traduzione greca. Sarebbe
lungo e fuor di luogo tessere qui la storia esterna del monumento
Ancyrano, come si suole chiamare l'iscrizione, di Augusto ('): a noi
basterà dire che toccava al Mommsen l'onore di pubblicarne, con
la sua dottrina ed erudizione profonda, il testo più completo, se
non definitivo (2).
Il Monumento Ancyrano porta questo titolo :
Rerum gestarum divi Augusti, quibus orbem terrar\jim~\
imperio populi Rom(ani) \ subiecii, et inpensarum, quas in
rem publicam populumque Ro[md]num fecit, incisarum \ in
duabus àhòneis pilis, quae su[ii]t Romae positae, esemplar
s>ib\_f\eclum.
L'iscrizione che Augusto stesso, a quanto pare, avrebbe di-
visa in 35 capitoli, comprende, secondo il Mommsen (Res Gestae2,
p. V), tre parti: nella prima (capp. 1-14) Augusto espone il suo
cursus honorum, ossia le magistrature, i sacerdozi, i trionfi, ed
altre onorificenze a lui attribuite; nella seconda (capp. 15-24) le
impensae, ovvero le spese fatte in beneficio pubblico, sia a modo
di doni alla plebe di Koma, sia in sussidio all'erario, sia in edi-
ficazioni o restauri, sia in feste, sia in condono di obblighi as-
sunti da privati ; nella terza, infine (capp. 25-35), le res gestae,
propriamente dette, ossia le imprese di guerra o di pace, per le
quali pare ad Augusto essersi acquistato un gran merito con
Koma ed averne accresciuto l'impero e la gloria, Peraltro a chi
legge attentamente l'iscrizione di AncjTa, non può di certo sfug-
gire che cotesta partizione non è la più precisa, poiché molte
(!) Questa storia è stata assai bone riassunta dal Thédenat nel Didlctin
critique, VII (188G), p. 105 e seg.
(2) Il Mommsen ha pubblicato l'iscrizione di Ancyra, la prima volta,
nel 18C5 ; e la seconda nel 1883, giovandosi degli studi precedenti degli
eruditi e dei calchi presi sul monumento, nel 1882, dall'Humann per incarico
dell'Accademia di Berlino.