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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 17.1889

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Cantarelli, Luigi: Osservazioni sulle scene storiche rappresentate nei due bassirilievi marmorei del Foro Romano
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https://doi.org/10.11588/diglit.13631#0114
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Osservazioni sulle scene storiche ecc.

suadono che tutte le interpretazioni date ai rilievi (') cedono a quella
proposta, con la consueta dottrina e sagacia, dal eh. comm. C. L.
Visconti (2), e secondo la quale i rilievi riprodurrebbero due atti
compiuti dall'imperatore Domiziano. Esaminiamo le ragioni di
questa nostra preferenza.

L'interpretazione del Brizio, a cui, come ho detto, si accosta
anche il Bormann, è la seguente. Nel primo bassorilievo, ossia, in
quello, la cui faccia esterna è rivolta verso il Campidoglio, il
personaggio imperiale che, ritto dal suggesto dei rostri, pronuncia
un discorso, vivamente applaudito dalla moltitudine che in basso
l'ascolta, è Adriano, il quale, come dice il suo biografo (Spari
Iladr. 7), congiarium duplexpopulo dedit. Ad Adriano, medesima-
mente, deve riferirsi il gruppo allegorico che occupa l'altra metà
del monumento, poiché, al dire sempre di Sparziano (Iladr. 7), egli
pueris ac puellis, qirìbus etiam Traianus alimenta detulerat, in-
crementum liberalitalis adiecit. L'altro bassorilievo, cioè, quello,
la cui faccia esterna è rivolta verso il tempio di Cesare, rappre-
senterebbe quel celebro atto di generosità dell'imperatore Adriano,
di cui fanno testimonianza una iscrizione superstite, incisa sopra
un monumento che a lui venne innalzato nel foro Traiano (C.
/. Z., VI, 967) e parecchie monete dell'imperatore medesimo
(CohenII2, p.208 e scg.), e « secondo il quale egli, nell'anno 118 d.C,
condonò ai cittadini di Boma, dell'Italia e delle Provincie somme
considerevoli, delle quali essi eran debitori verso il fisco, e fece
solennemente bruciare nel foro tutte le loro obbligazioni, syngrapha,
ascendenti alla somma di nove milioni di sesterzi » (Brizio, 1. e,
p. 329). La ragione principale che indusse il Bormann ad accogliere

(') Vedine la enumerazione e la critica nel Jahrcsbericht iiler die To-
pographie von Rom (Jalireslierielit fiir Altertliumswissenscliaft, II, 1873,
p. 725 e scg.) dello Jordan; cf. anche Stark, Jahrcsbericht Ubar Archilo-
logie der Kunst (Jaliresb. fiir Alterthuinsw., II, p. 1573, 1574).

(2) Dcux actes de Domitien cn qualità de Censeur reprcsentés dans
Ics bas-reliefs da doublé pluteus, Home, 1873.
 
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