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La serie
y) Dio LVII. 14,8 Dindorf (p. Chr. 15): m'vrs del povXev-
icg xk)]Où)rovg srri^sXstaihai toì nora^oì Tcqo(Séta'§sv [TifléQios],
Iva f.irjrs rov x«,«wJ'oc TcXsovd^ij, ,u/;rs rov ihtqovg sXXsmrj, dXX'
l'doc ori fiaXiGru del qérj.
Come ognuno vede, siamo qui di fronte a tre versioni dif-
ferenti sulla origine della cura Tiberis. Suetonio ne attribuisce la
istituzione ad Augusto, Dione e Tacito, a Tiberio ; ma mentre Dione
racconta che, in seguito alla inondazione violenta del Tevere
dell'anno 15, venne istituita una commissione permanente di
cinque senatori, designati dalla sorte, la quale doveva provvedere
ai mezzi per impedire il rinnovarsi di simili calamità, e sorvegliare
il corso del fiume, Tacito, invece, narra che un tale incarico venne
affidato ad Ateio Capitone (che, come è noto, nell'anno 15, era orna-
tore delle acque) e a L. Arrunzio. Qual'è di queste tre versioni la
vera, o almeno come si conciliano esse fra loro ? Quella di Suetonio è
senza dubbio erronea; poiché, come bene osserva il Mommsen (C.
I. L., I, p. 180; Staatsrecht, IP, p. 1046, n. 12), l'intervento dei
curatori delle acque nelle cose del Tevere sarebbe inconcepibile,
quando già, a sorvegliare il corso del fiume, Augusto avesse isti-
tuito uno speciale officio ; e in questo caso è chiaro che dovreb-
bero esserci rimasti monumenti epigrafici a testimonianza di
quanto afferma Suetonio, ma questi invece mancano affatto. Fra
Dione e Tacito, l'Henzen, di illustre memoria, e il Thédenat ri-
tennero possibile la conciliazione, supponendo che, nell'anno 15,
siano state incaricate di provvedere alle cose del Tevere, due
commissioni, l'una presieduta dal curatore delle acque, Atoio
Capitone, l'altra composta di cinque senatori, dei quali L. Ar-
runzio, che, nell'anno 6, aveva avuti i fasci (Klein, Fasti, p. 17),
sarebbe stato il presidente. Ma questa conciliazione dei due passi di
Dione e di ■ Tacito, proposta dall'Henzen e dal Thédenat, non mi
convince punto, perchè non riesco a spiegarmi la ragione che avrebbe
indotto Tiberio a demandare la cura Tiberis a due speciali com-
missioni, quando una sola sarebbe stata sufficiente. Ma v'ha di più;
La serie
y) Dio LVII. 14,8 Dindorf (p. Chr. 15): m'vrs del povXev-
icg xk)]Où)rovg srri^sXstaihai toì nora^oì Tcqo(Séta'§sv [TifléQios],
Iva f.irjrs rov x«,«wJ'oc TcXsovd^ij, ,u/;rs rov ihtqovg sXXsmrj, dXX'
l'doc ori fiaXiGru del qérj.
Come ognuno vede, siamo qui di fronte a tre versioni dif-
ferenti sulla origine della cura Tiberis. Suetonio ne attribuisce la
istituzione ad Augusto, Dione e Tacito, a Tiberio ; ma mentre Dione
racconta che, in seguito alla inondazione violenta del Tevere
dell'anno 15, venne istituita una commissione permanente di
cinque senatori, designati dalla sorte, la quale doveva provvedere
ai mezzi per impedire il rinnovarsi di simili calamità, e sorvegliare
il corso del fiume, Tacito, invece, narra che un tale incarico venne
affidato ad Ateio Capitone (che, come è noto, nell'anno 15, era orna-
tore delle acque) e a L. Arrunzio. Qual'è di queste tre versioni la
vera, o almeno come si conciliano esse fra loro ? Quella di Suetonio è
senza dubbio erronea; poiché, come bene osserva il Mommsen (C.
I. L., I, p. 180; Staatsrecht, IP, p. 1046, n. 12), l'intervento dei
curatori delle acque nelle cose del Tevere sarebbe inconcepibile,
quando già, a sorvegliare il corso del fiume, Augusto avesse isti-
tuito uno speciale officio ; e in questo caso è chiaro che dovreb-
bero esserci rimasti monumenti epigrafici a testimonianza di
quanto afferma Suetonio, ma questi invece mancano affatto. Fra
Dione e Tacito, l'Henzen, di illustre memoria, e il Thédenat ri-
tennero possibile la conciliazione, supponendo che, nell'anno 15,
siano state incaricate di provvedere alle cose del Tevere, due
commissioni, l'una presieduta dal curatore delle acque, Atoio
Capitone, l'altra composta di cinque senatori, dei quali L. Ar-
runzio, che, nell'anno 6, aveva avuti i fasci (Klein, Fasti, p. 17),
sarebbe stato il presidente. Ma questa conciliazione dei due passi di
Dione e di ■ Tacito, proposta dall'Henzen e dal Thédenat, non mi
convince punto, perchè non riesco a spiegarmi la ragione che avrebbe
indotto Tiberio a demandare la cura Tiberis a due speciali com-
missioni, quando una sola sarebbe stata sufficiente. Ma v'ha di più;