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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 30.1902

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Vaglieri, Dante: Nuove scoperte nel Foro Romano
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https://doi.org/10.11588/diglit.14876#0029

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NUOVE SCOPERTE NEL PORO ROMANO.

I Kamni del Palatino, estesisi sull'area della città del Septi-
montium, girarono naturalmente presto intorno quella valle palu-
dosa che fu poscia il Foro Romano. La via che essi seguirono e
che la natura loro indicava, rimase attraverso i secoli ed ebbe il
nome auspicato di via Sacra. Essa li portò a quel colle del Cam-
pidoglio, che doveva colpirli più che altri : l'una vetta che sor-
geva minacciosa di fronte al Palatino, separata dalla palude del
Velabro e che divenne più tardi centro sacro di Roma, rimase
forse più tempo in mano a stranieri; l'altra divenne presto ba-
luardo esterno per la città. Non è azzardata forse l'ipotesi, che
ha collocato intorno a questo colle la prima città che Roma vinse,
la città di Genina.

Quella via portò i Romani ad un'area più larga, che, essendo
più elevata, dominava la valle del Foro e quel posto dove fu po-
scia il comizio. Qui i più antichi abitatori, venuti forse d'Etruria,
avevano alzato un'ara a Volcano, e a Volcano rimase sacra l'area,
anche quando, almeno in gran parte, fu occupata dal tempio della
Concordia. Ivi sorse per i Romani il più antico luogo di riunione
fuori della città, specialmente dopo la lega coi Tizii, rappresen-
tando per quei tempi quello che fu più tardi il campo di Marte.
Quivi Romolo collocò i ricordi delle sue vittorie ; qui sorgeva un
albero di loto, vecchio quanto la città.

Nella rupe tufacea alle pendici del Campidoglio si doveva
cercare l'area e l'ara di Volcano. Quella, intagliata spesso con
fossette circolari a mo' di scodella, è occupata in parte verso il
Tabulano dalle fondazioni del tempio della Concordia e nel lato
 
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