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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 48.1920

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Calza, Guido: Contenuto e valore storico di alcuni fasti municipali
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https://doi.org/10.11588/diglit.14890#0158
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di alcuni fasti municipali'

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. risalgano anche in uno stesso municipio, a una stessa epoca, pur
tenendo conto di varietà e moltiplicità di quadratarii. E poiché, ad
esempio, nei quattro frammenti ostiensi si avvertono insignificanti
differenze di caratteri nelle singole tavole, ma assai notevoli invece
tra l'uno e l'altro frammento che ci conservano annate saltuarie (*),
si potrebbe ritenere con qualche fondamento che la loro incisione
anziché contemporanea agli avvenimenti, fosse periodica: venissero
cioè questi annali aggiornati per una serie di annualità, forse lo
spazio di due potestà censorie. Un aggiornamento, del resto, bi-
sogna supporlo in ogni caso per l'epoca successiva a Traiano, ve-
dendo che i fasti di Cales giungono all'anno 289 d. Cr. Sicché sarà
da ritenere che questi annali municipali, sòrti al principio del-
l'impero, scompaiano con la fine di esso.

A conchiusione di questa mia breve Nota mi pare si possa
riconoscere che i frammenti dei fasti-annali da me citati hanno
un contenuto storico che va apprezzato nel suo giusto valore.
Essi sono emanazione diretta dei municipio come tali rispecchiano
nelle loro differenti redazioni e nella misura che poteva loro esser
consentita, simpatie e preferenze nella scelta dei fatti registrati.
Più che l'indice di un determinato momento storico, essi sono
l'esponente della coscienza e dello spirito provinciale romano.
Sembra esclusa sia una dipendenza o una traduzione diretta degli
Ada urbis, sia una imposizione o un suggerimento del governo
di Roma, le cui pubblicazioni ufficiali fornendo il modello hanno
dato il desiderio e il bisogno di imitazione che noi riscontriamo
in tutti gli aspetti- della vita provinciale: nella vita pubblica e
privata, nella, vita religiosa, artistica, monumentale. Prodotti della
coscienza e del regime imperiale, questi annali registrano gli avve-
nimenti repubblicani con lo stesso spirito e lo stesso senso storico
che essi traggono dalla pace dell'Impero.

Guido Calza.

(*) La stessa cosa si avverte nei Cuprensi.
 
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