DOI Artikel:
Cenno necrolocigo
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.14893#0366
356
Cenno neurologico
assolvere i suoi doveri di uomo pubblico nei duri anni della guerra
valse a minare la sua salute in modo irrimediabile. Ma egli amava
Roma di un amore così profondo e così sentito, che il sacrificio
certo non gli dolse. Dopo averne studiato a fondo con sincero en-
tusiasmo la storia gloriosa, così da poter essere nella Commissione
archeologica uno dei componenti di maggiore autorità, accarezzava
come un sogno il desiderio di vederla tornare, anche nelle mani-
festazioni della sua vita moderna, agli antichi splendori.
La sua opera d'artista non fu convenientemente apprezzata
mentr'egli era in vita, specialmente perchè v'era in lui una repul-
sione istintiva a metterla in valore coi metodi che hanno ser-
vito a tanti mediocri per acquistar rinomanza; ma chiunque,
cui non facciano velo al giudizio preconcetti di interessate ten-
denze, deve riconoscere nell'Apolloni una sensibilità artistica
squisita, una eletta nobiltà di forma e un carattere di distin-
zione e di eleganza, che danno una impronta personalissima alle
opere sue.
Anche l'arte, come la vita pubblica, gli fu fonte di profonde
amarezze ; ma egli seppe considerarle con la sua abituale superio-
rità di animo e d'intelletto, così da sconcertare gli stossi suoi av-
versari, più invidiosi che sapienti, i quali hanno finito tutti
per rendere omaggio alla sua indiscutibile probità artistica.
Il breve testamento che egli ha lasciato per esprimere le sue
ultime volontà è un documento incomparabile di semplicità e
di sentimento.
Esso dice tutto il carattere dell'uomo, alieno da ogni ambi-
zione, da ogni convenzionalismo, da ogni insincerità. Il suo nobile
cuore ha perdonato a tutti generosamente ; e del resto, è così grande
l'eredità di affetti ch'egli ha lasciato in quanti ebbero occasione
anche soltanto di avvicinarlo, che il nome suo sarà certo a lungo
ricordato con profonda, sincera devozione.
Alla cara memoria del senatore Adolfo Apolloni, il nostro
omaggio riverente in questo Bullettino che raccolse tanta parte
della sua feconda attività.
Carlo Montani.
Cenno neurologico
assolvere i suoi doveri di uomo pubblico nei duri anni della guerra
valse a minare la sua salute in modo irrimediabile. Ma egli amava
Roma di un amore così profondo e così sentito, che il sacrificio
certo non gli dolse. Dopo averne studiato a fondo con sincero en-
tusiasmo la storia gloriosa, così da poter essere nella Commissione
archeologica uno dei componenti di maggiore autorità, accarezzava
come un sogno il desiderio di vederla tornare, anche nelle mani-
festazioni della sua vita moderna, agli antichi splendori.
La sua opera d'artista non fu convenientemente apprezzata
mentr'egli era in vita, specialmente perchè v'era in lui una repul-
sione istintiva a metterla in valore coi metodi che hanno ser-
vito a tanti mediocri per acquistar rinomanza; ma chiunque,
cui non facciano velo al giudizio preconcetti di interessate ten-
denze, deve riconoscere nell'Apolloni una sensibilità artistica
squisita, una eletta nobiltà di forma e un carattere di distin-
zione e di eleganza, che danno una impronta personalissima alle
opere sue.
Anche l'arte, come la vita pubblica, gli fu fonte di profonde
amarezze ; ma egli seppe considerarle con la sua abituale superio-
rità di animo e d'intelletto, così da sconcertare gli stossi suoi av-
versari, più invidiosi che sapienti, i quali hanno finito tutti
per rendere omaggio alla sua indiscutibile probità artistica.
Il breve testamento che egli ha lasciato per esprimere le sue
ultime volontà è un documento incomparabile di semplicità e
di sentimento.
Esso dice tutto il carattere dell'uomo, alieno da ogni ambi-
zione, da ogni convenzionalismo, da ogni insincerità. Il suo nobile
cuore ha perdonato a tutti generosamente ; e del resto, è così grande
l'eredità di affetti ch'egli ha lasciato in quanti ebbero occasione
anche soltanto di avvicinarlo, che il nome suo sarà certo a lungo
ricordato con profonda, sincera devozione.
Alla cara memoria del senatore Adolfo Apolloni, il nostro
omaggio riverente in questo Bullettino che raccolse tanta parte
della sua feconda attività.
Carlo Montani.