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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 53.1925

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Rizzo, Giulio E.: Copie romane della statua di bronzo scoperta a Pompei
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https://doi.org/10.11588/diglit.13734#0029
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Copie romane della statua di bromo scoperta a Pomp.?i

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Più volte, dunque, e quasi sempre da inabili mani merce-
narie, fu copiata, in età romana, la tenera figura del mellépheòos
ben pettinato; e questo è chiaro segno, come è notissimo, che
la statua era molto conosciuta ed amata, e che noi siamo di fronte
ad una delle tante opere allora famose, che il tempo e l'igno-
ranza degli uomini coperse, dopo, di ombra e di oblio ; ombra
ch'io non so se altri riuscirà a fugare : io no, certamente. A me
basti aver prima raccolto e qui commentato codeste copie (quelle,
almeno, ch'io conosco, senza troppo approfondire la ricerca),
preparando i « materiali » per eventuali ricerche successive, o
per conclusioni che non credo possano mai esser quelle alle
quali è arrivato intempestivamente il Maiuri.

Le copie ch'io conosco sono, dunque, le seguenti (l) :
A— Leningrad, Museo dello Ermitage (Tav. III). Testa
e collo antichi su busto moderno ; ignota è la provenienza della
scultura, il marmo è, forse, lunense. Altezza della parte antica
m. 0,29 (per le misure principali della testa, vedi la tabella com-
parativa in fine di questo elenco) ; restaurata la punta del naso ;
leggere abrasioni nel lato destro (2).

(') Alle tre copie conosciute da A. Furtwàagler — quelle de! Museo dello
Ermitage, del Museo Barracco e del Museo Vaticano — (Meistenverke der griech.
Plastik, p. 88, fig. 7: testa Barracco, di prospetto; fig. 8: testa dello Ermi-
tage, di profilo), [altre ne ^aggiunse W. Amelung, Sculpturen d. Vatican.
Mus. 1, p. 52; e precisamente quella del Museo Nazionale di Napoli, l'altra,
perduta, di villa Ludovisi, e una terza da lui vista nella Galleria Sangiorgi
di Roma.

Quanto alla piccola « replica » (?) in terracotta, derivante da un
altorilievo, esistente nel Museo di Dresda, e ricordata dal Furtwàngler,
op. cìt. p. 88, n. 4, pare che si tratti del frammento di un rilievo
Campana.

(2) Calco di gesso, da me richiesto poco dopo aver veduto la statua
di Pompei, ora nel Museo dei Gessi della R. Università di Roma, da me
diretto. Per la concessione di questo calco e per tutte le altre infinite cortesie,
esprimo i più vivi e sinceri ringraziamenti al direttore dello Ermitage, il
 
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