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Ismaele, del Guercino ; Cristamorto, del Mantegna; Sposalizio della
Vergine, di Raffaello, uno dei suoi capolavori, che eseguì di SI
anni; S. Sebastiano, di Giorgione; Madonna, di B. Luini; Noè,
dello stesso; Assunta, del Moretto; Madonna col Bambino, di Sas-
soferrato; Mosè colla figlia di Faraone, di Bonifazio; Vernine ,
Bambino e Santi, di L. Giordano; S. Paolo, di S. Rosa; Cena,
di D. Crespi; Assunta, del Nuvolone; S. Giov. Battista, di G.
Poussin; Santa Caterina, di G. Ferrari; Madonna e Santi, del
Salmeggia; Assunta, del Borgognone; Opere varie dell' Appiani,
de\ Mazzola, deWHayez, di Induno, ecc. Modelli in gesso; Car-
toni dei Caracci, Guido, Appianine. Nell'ultima sala, due copie della
Cena di Leonardo, quella a fresco di Marco d' Oggiono, l'altra di
Bossi.
A metà dello scalone che mette al Gabinetto Numismatico, ve-
desi un grandioso affresco (le Nozze di Cana) di Callisto da Lodi,
che già trovavasi nell'ex-convento di S. Ambrogio.
Biblioteca. Ricca di oltre 200 mila volumi, con manoscritti pre-
ziosissimi
Gabinetto Numismatico. Conta oltre 50 mila pezzi in ogni me-
tallo. Collezione di monete greche e romane, medioévali, cuti-
che; Medagliere,
Mitico Archeologico. Sculture dell' antica scuola lombarda; fra
cui il monumento di Bernabò Visconti; la statua di Gastone de
Foix, del Bambaja; la porta della già Casa Medici, disegno di
Michelozzo. Collezione di lapidi; opere di ceramica italiana del
XVI secolo.
Biblioteca Ambrosiana, piazza della Rosa. Istituto celebre an-
che fuori d'Italia. La sua fondazione (4609) è dovuta al cardinale
Federico Borromeo, di cui vedesi la statua in marmo all'esterno.
Questo pio e dotto prelato dotollo largamente del proprio, gli
fe' dono della sua biblioteca e mandò per tutta Europa letterati
a raccogliere libri e manoscritti. Nè ancor pago, incaricò il Ce-
rano di adunarvi quadri, disegni e cartoni. Altri mecenati l'arric-
chirono di mano in mano, sicché conta al di d'oggi oltre 440 mila
volumi e 45 mila tra manoscritti e palinsesti. Fra i manoscritti no-
tarisi un Virgilio con note del Petrarca, e notizie autografe re-
lative a Laura ; le antichità ebraichedi Flavio, tradotte in latino
da Ruffino, su papiri; il Codice di San Cirillo in caratteri slavo-
liturgici; i commentari di S. 'Ambrogio sul Vangelo, secondo San
Luca.
Gabinetto dei Bronzi. Contiene vari bronzi dorati, in cui sono
parecchi lavori eseguiti da artisti milanesi, e vari dipinti di gran
merito: un S. Sebastiano dei Giorgione; una Vergine del Salai-
ni; un ritratto di B. Cellini del Bronzino; ed altre opere di C.
Dolci, di R. Mengs, del Maratta, dell'Albano.
Pinacoteca. Contiene molte incisioni antiche e vari cartoni e di-
pinti ; una Deposizione di Tiziano; teste di B. Luini; Crocifìsso
di G. Reni; gruppo di Rubens; Madonna e Santi del Borgognone ;
S. Pietro di A. Caracci. Modello in bronzo, sul disegno del Ca-
gnaia, che dovea servire per un monumento allà barriera di porta
Venezia.
Ismaele, del Guercino ; Cristamorto, del Mantegna; Sposalizio della
Vergine, di Raffaello, uno dei suoi capolavori, che eseguì di SI
anni; S. Sebastiano, di Giorgione; Madonna, di B. Luini; Noè,
dello stesso; Assunta, del Moretto; Madonna col Bambino, di Sas-
soferrato; Mosè colla figlia di Faraone, di Bonifazio; Vernine ,
Bambino e Santi, di L. Giordano; S. Paolo, di S. Rosa; Cena,
di D. Crespi; Assunta, del Nuvolone; S. Giov. Battista, di G.
Poussin; Santa Caterina, di G. Ferrari; Madonna e Santi, del
Salmeggia; Assunta, del Borgognone; Opere varie dell' Appiani,
de\ Mazzola, deWHayez, di Induno, ecc. Modelli in gesso; Car-
toni dei Caracci, Guido, Appianine. Nell'ultima sala, due copie della
Cena di Leonardo, quella a fresco di Marco d' Oggiono, l'altra di
Bossi.
A metà dello scalone che mette al Gabinetto Numismatico, ve-
desi un grandioso affresco (le Nozze di Cana) di Callisto da Lodi,
che già trovavasi nell'ex-convento di S. Ambrogio.
Biblioteca. Ricca di oltre 200 mila volumi, con manoscritti pre-
ziosissimi
Gabinetto Numismatico. Conta oltre 50 mila pezzi in ogni me-
tallo. Collezione di monete greche e romane, medioévali, cuti-
che; Medagliere,
Mitico Archeologico. Sculture dell' antica scuola lombarda; fra
cui il monumento di Bernabò Visconti; la statua di Gastone de
Foix, del Bambaja; la porta della già Casa Medici, disegno di
Michelozzo. Collezione di lapidi; opere di ceramica italiana del
XVI secolo.
Biblioteca Ambrosiana, piazza della Rosa. Istituto celebre an-
che fuori d'Italia. La sua fondazione (4609) è dovuta al cardinale
Federico Borromeo, di cui vedesi la statua in marmo all'esterno.
Questo pio e dotto prelato dotollo largamente del proprio, gli
fe' dono della sua biblioteca e mandò per tutta Europa letterati
a raccogliere libri e manoscritti. Nè ancor pago, incaricò il Ce-
rano di adunarvi quadri, disegni e cartoni. Altri mecenati l'arric-
chirono di mano in mano, sicché conta al di d'oggi oltre 440 mila
volumi e 45 mila tra manoscritti e palinsesti. Fra i manoscritti no-
tarisi un Virgilio con note del Petrarca, e notizie autografe re-
lative a Laura ; le antichità ebraichedi Flavio, tradotte in latino
da Ruffino, su papiri; il Codice di San Cirillo in caratteri slavo-
liturgici; i commentari di S. 'Ambrogio sul Vangelo, secondo San
Luca.
Gabinetto dei Bronzi. Contiene vari bronzi dorati, in cui sono
parecchi lavori eseguiti da artisti milanesi, e vari dipinti di gran
merito: un S. Sebastiano dei Giorgione; una Vergine del Salai-
ni; un ritratto di B. Cellini del Bronzino; ed altre opere di C.
Dolci, di R. Mengs, del Maratta, dell'Albano.
Pinacoteca. Contiene molte incisioni antiche e vari cartoni e di-
pinti ; una Deposizione di Tiziano; teste di B. Luini; Crocifìsso
di G. Reni; gruppo di Rubens; Madonna e Santi del Borgognone ;
S. Pietro di A. Caracci. Modello in bronzo, sul disegno del Ca-
gnaia, che dovea servire per un monumento allà barriera di porta
Venezia.