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tori, il Monte Ciriaco ed il Monte Conero o Guasco, con fortezza
e porto.
Credesi Ancona venisse fabbricata verso 1' anno 408 avanti 1' èra
volgare da alcuni Siracusani. Al tempo dei Romani fu una delle
principali loro stazioni marittime sull' Adriatico. Fu assediata e
presa da Vitige, nel 558; e poscia dai Longobardi; quindi,
nell'859, rovinata dai Saraceni. Parteggiando poscia peli' impe-
ratore Bisantino, fu assediata dai Veneziani, alleati col Barba-
rossa. Si costituì in seguito in repubblica sotto il protettorato
dei papa; ma Clemente VII nel 4552 se ne rese assoluto pa-
drone. Dovette la propria floridezza commerciale poscia a Cle-
mente XII e Benedetto XIV. Nel 4797 fu presa dai Francesi, ed
è memorabile il sud assedio sostenuto sotto il comando del
generale Monnier. Nel 4845 fu occupata e abbandonata poscia da
Murat con truppe Napoletane.. Nei 4854 rifugiò i liberali insorti ;
ma, con bugiarde promesse di' amnistia ricondotta al papa, trovò
bandi atroci; confische, prigionie e patiboli; allora i Francesi,
sorpresa la cittadella di nottetempo; la presero e la tennero
sino al 4858. Fu assediata nel 4849, e dovette cedere per di-
fetto d' acqua e di viveri. Assediata nuovamente nel 4859, dal 48
al 99 settembre, dall' esercito e marina d'Italia, capitolò e fu
congiunta al regno italiano; . « ,
Cattedrale, dedicata' al primo arcivescovo di Ancona, e fabbri-
cata su d'una eminenza al disopra del posto. È di bella archi-
tettura, con una cupola che passa per una delle più antiche
d'Italia. Possiede mausolei, e buoni dipinti del Gentili, del Po-
desti, del Lippi, del Guercino. Nella chiesa, Museo d' antichità
cristiane.
S. Agostino, contiene pitture classiche e statue del Moerio.
S. Francesco. Vi si ammira, un' Annunciata, del Bellini; una
Vergine, del Guercino; un'altra di Tiziano.
s. Pelagia. Quadro del Guercino, rappresentante la Santa; 1
Zoccolanti, quadro di Tiziano. .
Monumento a Clemente XII sulla piazza Maggiore o di S. Do-
menico. ,
Altro Monumento al conte di Cavour, eretto nel 4868, in fondo
della via Vittorio Emanuele, sulla piazza omonima.
La Borsa o Loggia,dei Mercanti, edificio d'uno stile gotico-
moresco, disegno di P. Tibaldi, con pitture e ornamenti in
stucco dello stesso.
Palazzo del Comune. Piccola galleria d'r quadri.
Arco Trionfale, sul molo Vecchio, eretto id onore di Trajano,
che ancora porta un'iscrizione. È assai ben conservato; vi si
sale per una scala di 24 gradini ; è di marmo bianco magnifico.
Altro Arco vedesi sul molo Nuovo, eretto da Clemente XII, con
disegno del Vanvitelli.'
I teatri sono, le Muse, il Vittorio Emanuele, lo Stamurà.
Lazzaretto, vicino alla stazione ferroviaria , di forma penta-
gonale, eretto nel 4752.
tori, il Monte Ciriaco ed il Monte Conero o Guasco, con fortezza
e porto.
Credesi Ancona venisse fabbricata verso 1' anno 408 avanti 1' èra
volgare da alcuni Siracusani. Al tempo dei Romani fu una delle
principali loro stazioni marittime sull' Adriatico. Fu assediata e
presa da Vitige, nel 558; e poscia dai Longobardi; quindi,
nell'859, rovinata dai Saraceni. Parteggiando poscia peli' impe-
ratore Bisantino, fu assediata dai Veneziani, alleati col Barba-
rossa. Si costituì in seguito in repubblica sotto il protettorato
dei papa; ma Clemente VII nel 4552 se ne rese assoluto pa-
drone. Dovette la propria floridezza commerciale poscia a Cle-
mente XII e Benedetto XIV. Nel 4797 fu presa dai Francesi, ed
è memorabile il sud assedio sostenuto sotto il comando del
generale Monnier. Nel 4845 fu occupata e abbandonata poscia da
Murat con truppe Napoletane.. Nei 4854 rifugiò i liberali insorti ;
ma, con bugiarde promesse di' amnistia ricondotta al papa, trovò
bandi atroci; confische, prigionie e patiboli; allora i Francesi,
sorpresa la cittadella di nottetempo; la presero e la tennero
sino al 4858. Fu assediata nel 4849, e dovette cedere per di-
fetto d' acqua e di viveri. Assediata nuovamente nel 4859, dal 48
al 99 settembre, dall' esercito e marina d'Italia, capitolò e fu
congiunta al regno italiano; . « ,
Cattedrale, dedicata' al primo arcivescovo di Ancona, e fabbri-
cata su d'una eminenza al disopra del posto. È di bella archi-
tettura, con una cupola che passa per una delle più antiche
d'Italia. Possiede mausolei, e buoni dipinti del Gentili, del Po-
desti, del Lippi, del Guercino. Nella chiesa, Museo d' antichità
cristiane.
S. Agostino, contiene pitture classiche e statue del Moerio.
S. Francesco. Vi si ammira, un' Annunciata, del Bellini; una
Vergine, del Guercino; un'altra di Tiziano.
s. Pelagia. Quadro del Guercino, rappresentante la Santa; 1
Zoccolanti, quadro di Tiziano. .
Monumento a Clemente XII sulla piazza Maggiore o di S. Do-
menico. ,
Altro Monumento al conte di Cavour, eretto nel 4868, in fondo
della via Vittorio Emanuele, sulla piazza omonima.
La Borsa o Loggia,dei Mercanti, edificio d'uno stile gotico-
moresco, disegno di P. Tibaldi, con pitture e ornamenti in
stucco dello stesso.
Palazzo del Comune. Piccola galleria d'r quadri.
Arco Trionfale, sul molo Vecchio, eretto id onore di Trajano,
che ancora porta un'iscrizione. È assai ben conservato; vi si
sale per una scala di 24 gradini ; è di marmo bianco magnifico.
Altro Arco vedesi sul molo Nuovo, eretto da Clemente XII, con
disegno del Vanvitelli.'
I teatri sono, le Muse, il Vittorio Emanuele, lo Stamurà.
Lazzaretto, vicino alla stazione ferroviaria , di forma penta-
gonale, eretto nel 4752.