3. Lorenzo, sulla piazza dello stesso nome. Fondata nel 590 e
consacrata nel 595 da S. Ambrogio, è una delle più antiche chiese
d'Italia. Bruciò nel 4425, e fu ricostrutta in istile neo-romano
dai Medici, secondo I piani di F. Brunellesco, nel 4425, e termi-
nata dopò la morte di questo artista da Michelangelo, ad ec-
cezione della facciata, di cui tuttavia diede il piano, che ve-
desi ora alla casa Buonarotti. Il muro interno di questa fac-
ciata è pure di Michelangelo, come la sagrestia e la biblioteca.
Il chiostro è attribuito al Brunellesco, Questa chiesa magnifica-
mente ristaurata in questi ultimi anni, ^ tre navate con' una
croce,ed una cupola al disopra del punto d'intersezione, dai
due.Iati delle cappelle in forma di nicchia ; 'l'interno riposa su
44 alte colonne corintie e 2 pilastri.
I due pulpiti che stanno quasi lateralmente all'altàr maggiore^
ornati di bassorilievi in bronzo, vennero disegnati da Donatello
ed eseguiti da Bertoldo suo scolaro. A mano sinistra dell'altar
maggiore è posta la, sagrestia vecchia, il cui disegno è di
Brunellesco , ed è in forma di tempietto. Essa contiene ,fatue
e bassorilievi di Donatello, del quale avvi un mausolèo con
fettoni e figure ove stanno le ceneri di Giovanni di Bicci de'
Medici e di sua moglie Piccarda. — Il monumento in porfido e
bronzo innalzato ai fratelli Giovanni e Piero di Cosimo de'.Me-
dici è di A. Verocchio. — La sagrestia nuova, chiamata an-
che la cappella dei Depositi, fu disegnata da Michelangelo per
ordine di Leone X, ed eseguita sotto il pontificato di Clemente VII,
che la destinò a divenire la sepoltura delld famiglia de' Medici,
alla quale apparteneva egli stesso. Ipfatti si vedono in questa cap-
pella la tomba di Giuliano, fratello di papa Leone X/e quella
di Lorenzo duca d'Urbino, creduto padre di Alessandro, primo
duca di Firenze, e di Caterina Mèdici. Queste due tombe vennero
scolpite da Michelangelo, il quale è anche autore delle statue
rapprèsentanti Giuliano, Lorenzo, il Giorno", Ja Notte, il Crepu-
scolo, l'Aurora èd infine la Vergine e Gesù. Il S. Cosimo è df Mon-
torsoli ed il S. Damiano di Raffaello da Montelupo. — Nella
cappella del Sacramento avvi il tabernacolo scolpito da D. da
Settignano, ad eccezione del pattino posto sulla sommità del-
l'arco, che è di Baccio da Montelupo. — La sontuosa cappella del
Principi, alla quale s' entra dalla porta che trovasi nella cap-
pella vicina all'altar maggiore, venne innalzata nel 4604 coi di-
segni di Giov. dei Medici, sotto la direzione di Matteo Tigretti.
É interamente . rivestita di granilo, di diaspro e tii preziosis-
simi marmi, £ contiene i mausolei dei primi sei graoduchi di
Toscana. La statua in bronzo di Coseno II è di Gio: Bologna,
quella di Ferdinando I, di F? Tacca. Gli stemmi di tutte le
città della Toscana sono bei lavori eseguiti còn pietre dure delle
più preziose. La cupola è stata dipinta dal Benvenuti.
S. Marco, piazza dello stesso nome. Costrutta nel 4290, ingran-
dita in seguito, è edifìcio imponente. Nell' interno si nota nel
secondo altare la Vergine, Gesù e vari Santi di Frà Bartolomeo,
consacrata nel 595 da S. Ambrogio, è una delle più antiche chiese
d'Italia. Bruciò nel 4425, e fu ricostrutta in istile neo-romano
dai Medici, secondo I piani di F. Brunellesco, nel 4425, e termi-
nata dopò la morte di questo artista da Michelangelo, ad ec-
cezione della facciata, di cui tuttavia diede il piano, che ve-
desi ora alla casa Buonarotti. Il muro interno di questa fac-
ciata è pure di Michelangelo, come la sagrestia e la biblioteca.
Il chiostro è attribuito al Brunellesco, Questa chiesa magnifica-
mente ristaurata in questi ultimi anni, ^ tre navate con' una
croce,ed una cupola al disopra del punto d'intersezione, dai
due.Iati delle cappelle in forma di nicchia ; 'l'interno riposa su
44 alte colonne corintie e 2 pilastri.
I due pulpiti che stanno quasi lateralmente all'altàr maggiore^
ornati di bassorilievi in bronzo, vennero disegnati da Donatello
ed eseguiti da Bertoldo suo scolaro. A mano sinistra dell'altar
maggiore è posta la, sagrestia vecchia, il cui disegno è di
Brunellesco , ed è in forma di tempietto. Essa contiene ,fatue
e bassorilievi di Donatello, del quale avvi un mausolèo con
fettoni e figure ove stanno le ceneri di Giovanni di Bicci de'
Medici e di sua moglie Piccarda. — Il monumento in porfido e
bronzo innalzato ai fratelli Giovanni e Piero di Cosimo de'.Me-
dici è di A. Verocchio. — La sagrestia nuova, chiamata an-
che la cappella dei Depositi, fu disegnata da Michelangelo per
ordine di Leone X, ed eseguita sotto il pontificato di Clemente VII,
che la destinò a divenire la sepoltura delld famiglia de' Medici,
alla quale apparteneva egli stesso. Ipfatti si vedono in questa cap-
pella la tomba di Giuliano, fratello di papa Leone X/e quella
di Lorenzo duca d'Urbino, creduto padre di Alessandro, primo
duca di Firenze, e di Caterina Mèdici. Queste due tombe vennero
scolpite da Michelangelo, il quale è anche autore delle statue
rapprèsentanti Giuliano, Lorenzo, il Giorno", Ja Notte, il Crepu-
scolo, l'Aurora èd infine la Vergine e Gesù. Il S. Cosimo è df Mon-
torsoli ed il S. Damiano di Raffaello da Montelupo. — Nella
cappella del Sacramento avvi il tabernacolo scolpito da D. da
Settignano, ad eccezione del pattino posto sulla sommità del-
l'arco, che è di Baccio da Montelupo. — La sontuosa cappella del
Principi, alla quale s' entra dalla porta che trovasi nella cap-
pella vicina all'altar maggiore, venne innalzata nel 4604 coi di-
segni di Giov. dei Medici, sotto la direzione di Matteo Tigretti.
É interamente . rivestita di granilo, di diaspro e tii preziosis-
simi marmi, £ contiene i mausolei dei primi sei graoduchi di
Toscana. La statua in bronzo di Coseno II è di Gio: Bologna,
quella di Ferdinando I, di F? Tacca. Gli stemmi di tutte le
città della Toscana sono bei lavori eseguiti còn pietre dure delle
più preziose. La cupola è stata dipinta dal Benvenuti.
S. Marco, piazza dello stesso nome. Costrutta nel 4290, ingran-
dita in seguito, è edifìcio imponente. Nell' interno si nota nel
secondo altare la Vergine, Gesù e vari Santi di Frà Bartolomeo,