254
nucchl, detto Del Sarto, 4478. — Giorgio Vasari, IMS. —; Michelan-
gelo Buonarotti, 4474. — Giulio Pippi, detto Giulio Romano, 4492. —
Raffaello Sanzio, 4483. — Pietro Yannucci, detto il Perugino, 4416.
— Salvator Rosa, 4645. — Leonardo da Vinci, 4452. — Altro ri-
tratto di Salvator Rosa. —'Giovanni Mannozzi detto da San
Giovanni, 4690. — Baldassare Franceschini, detto il Volterrano,
4644. — Federico Barroccio, 4528. — Ambrogio Barroccio. —
Annibale Caracci, 4560. — Agostino Caracci, 4558. — Giorgio Bar-
barelli, detto Giorgione, 4477. — Lavinia Fontana, 4552. — Gio-
vanni Antonio Licinio, detto il Pordenone, 4484. — Altro ritratto
di Annibale Caracci. — Jacopo Robusti, detto il Tintoretto, 4542.
— Paolo Caliari, detto Paolo Veronese, 4530, — Tiziano Vecellio,
4477. — Francesco Mazzuoli detto il Parmigianino, 4503. — Giu-
seppe Crespi, detto lo Spagnoletto, 4665. — Altro ritratto di
Agostino Caracci. — Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guer-
cino, 4590. — Leandro da Bassano, 4558. — Guido Reni, 4575. —
Domenico iZampieri, detto il Domenichino, 4584. — Jacopo da
Ponte, detto Bassano il Vecchio, 4548. — Francesco Albani, 4578.
— Francesco da Bassano, 4448. — .Francesco Porbus. — Alberto
Durer, 4474. •— Rembrandt, 4606. — Gerardo Dow, 4673. — Luca
d'Olanda. — Quintino Messis. — Diego Velasquez, .4694. — Due
ritratti di Rubens, 4557. — Frane. Mieris, 4684.
Seconda sezione. Le pareti sono ornate dei ritratti di Mengs, Ca-
nova, Luigi Sabatelli, Benvenuti, Fattoni, Bezzuoli, Andrea Appiani,
Reynolds, Angelica Rauffman, Le Brun, Ingres, Owerbeck, De-
veria, ecc. .
Si scende per una scala che conduce al: ,
Museo etrusco. 1 vari oggetti che lo compongono provengono
in gran parte da Chiusi, Arezzo, Cortona e Volterra, città etru-
sche. Fra i vasi degni d'ammirazione è l'Anfora di Peleo, l'Oe-
nochoe con Arianna seduta su d'un toro, l'Anfora tirrena, l'An-
fora di Volo ov'è rappresentato Ercole,.e l'Anfora di Nola colla
battaglia di Teseo ed i Centauri. Nella seconda sala, vasi de-
stinati al 'culto degli Dei o per uso privato.
Discendendo ancora per la stessa scala e passando per un
lungo corridoio con urne, lapide e statue antiche, si entra
nella:
Sala dei disegni. Contiene una ragguardevole quantità di stu-
di eseguiti da sommi artisti, fra cui Leonardo, Raffaello, MI-
chelangelo, ecc..,
Fa seguito un corridoio decorato da vari disegni della fa-
miglia Medici e quindi le:
Sale degli arazzi, lavori distinti per disegno ed esecuzione.
Succedono altri corridoi, dalle cui finestre vedesi il giardino
Boboli. In fondo una. scala conduce alle gallerie del palazzo
Pitti che visiteremo più tardi.
Retrocedendo fino al museo Etrusco, ed uscendone entrasi nei:
Corridoi delle sculture toscane.] Tanto nel primo .che nel se-
condo trovansi bassorilievi di L. Della Robbia, Donatello, B, da;
Rovezzano, Verrocchio, Civitaii, Buonarotti, ecc.
nucchl, detto Del Sarto, 4478. — Giorgio Vasari, IMS. —; Michelan-
gelo Buonarotti, 4474. — Giulio Pippi, detto Giulio Romano, 4492. —
Raffaello Sanzio, 4483. — Pietro Yannucci, detto il Perugino, 4416.
— Salvator Rosa, 4645. — Leonardo da Vinci, 4452. — Altro ri-
tratto di Salvator Rosa. —'Giovanni Mannozzi detto da San
Giovanni, 4690. — Baldassare Franceschini, detto il Volterrano,
4644. — Federico Barroccio, 4528. — Ambrogio Barroccio. —
Annibale Caracci, 4560. — Agostino Caracci, 4558. — Giorgio Bar-
barelli, detto Giorgione, 4477. — Lavinia Fontana, 4552. — Gio-
vanni Antonio Licinio, detto il Pordenone, 4484. — Altro ritratto
di Annibale Caracci. — Jacopo Robusti, detto il Tintoretto, 4542.
— Paolo Caliari, detto Paolo Veronese, 4530, — Tiziano Vecellio,
4477. — Francesco Mazzuoli detto il Parmigianino, 4503. — Giu-
seppe Crespi, detto lo Spagnoletto, 4665. — Altro ritratto di
Agostino Caracci. — Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guer-
cino, 4590. — Leandro da Bassano, 4558. — Guido Reni, 4575. —
Domenico iZampieri, detto il Domenichino, 4584. — Jacopo da
Ponte, detto Bassano il Vecchio, 4548. — Francesco Albani, 4578.
— Francesco da Bassano, 4448. — .Francesco Porbus. — Alberto
Durer, 4474. •— Rembrandt, 4606. — Gerardo Dow, 4673. — Luca
d'Olanda. — Quintino Messis. — Diego Velasquez, .4694. — Due
ritratti di Rubens, 4557. — Frane. Mieris, 4684.
Seconda sezione. Le pareti sono ornate dei ritratti di Mengs, Ca-
nova, Luigi Sabatelli, Benvenuti, Fattoni, Bezzuoli, Andrea Appiani,
Reynolds, Angelica Rauffman, Le Brun, Ingres, Owerbeck, De-
veria, ecc. .
Si scende per una scala che conduce al: ,
Museo etrusco. 1 vari oggetti che lo compongono provengono
in gran parte da Chiusi, Arezzo, Cortona e Volterra, città etru-
sche. Fra i vasi degni d'ammirazione è l'Anfora di Peleo, l'Oe-
nochoe con Arianna seduta su d'un toro, l'Anfora tirrena, l'An-
fora di Volo ov'è rappresentato Ercole,.e l'Anfora di Nola colla
battaglia di Teseo ed i Centauri. Nella seconda sala, vasi de-
stinati al 'culto degli Dei o per uso privato.
Discendendo ancora per la stessa scala e passando per un
lungo corridoio con urne, lapide e statue antiche, si entra
nella:
Sala dei disegni. Contiene una ragguardevole quantità di stu-
di eseguiti da sommi artisti, fra cui Leonardo, Raffaello, MI-
chelangelo, ecc..,
Fa seguito un corridoio decorato da vari disegni della fa-
miglia Medici e quindi le:
Sale degli arazzi, lavori distinti per disegno ed esecuzione.
Succedono altri corridoi, dalle cui finestre vedesi il giardino
Boboli. In fondo una. scala conduce alle gallerie del palazzo
Pitti che visiteremo più tardi.
Retrocedendo fino al museo Etrusco, ed uscendone entrasi nei:
Corridoi delle sculture toscane.] Tanto nel primo .che nel se-
condo trovansi bassorilievi di L. Della Robbia, Donatello, B, da;
Rovezzano, Verrocchio, Civitaii, Buonarotti, ecc.