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dinando I, disegno di tacca). Il tempio fu incominciato nel-
l'anno 4277 da Lapo Tedesco e terminato nel 4286. Gli affreschi
della Volta sono in parte di Guglielmo da Marsiglia. Il Martirio
di S. Donato, è tavola pregevole di Benvenuti ; altri dipinti del
Vasari, di Santi di Tito, del Maratti, del Poccetti, del Santino.
AlL'altaf maggiore veggonsi lavori in marmo di G. Pisano.
Cenotafio del vescovo Guido Tarlati, di Agostino e Angiolo
da Siena. Monumento di Gregorio X di Margaritone. Nella sa-
grestia ammirasi un S. Girolamo di Bartolomeo della Gatta;
una Maddalena di Pietro della Francesca. I bassorilievi del
fonte battesimale sono di Simone, fratello di Donatello. L' ar-
chivio della Cattedrale contiene importanti documenti, fra cui
molti in pergamena.
Nella cappella della Vergine de! Conforto, i quadri della cu-
pola sono del Caiani; i dipinti in chiaroscuro, di Ademolli ;
la Giuditta, del Benvenuti; Davide, del Sabatelli. Vedesi pure
il mausoleo Maracci, con statua del Ricci.
S. Francesco, del XIV secolo; ha affreschi di Pietro della Fran-
cesca e dipinti di Santini, Lappali, Spinello, Passignano. Nella
piazzetta statua di Vittorio Fossombroni, di Romanelli.
S. Domenico (all'estremità nord della città). Avanzo di affre-
sco di Spinello* Spinelli.
S. Maria della Pieve. Delle volte di questa chiesa, minacciantl
rovina, se ne è incominciato nel 4864 il ristauro, non ancora termi-
nato. S. Francesco e S. Domenico di Giotto. Questo affresco, del 4280,
di cui venne conservatala la cornice, di P. Laurati, fu trasportato
alla Badia (vedi sotto). Nel lavoro d'abbassamento del pavimen-
to, si aprirono diverse tombe d'uomini illustri , fra le altre
quella del Vasari. Le ossa furono raccolte; esse saranno col-
locate in un sotterraneo della chiesa dopo il termine dei la-
vori.
Badia di Santa Fiora (abazia dei monaci di Monte-Cassino).
L'architettura ne fu rinnovata dal Vasari (4850). Cristo in croce di
Giotto, trasportato da S. Maria della Pieve. Pittura architetto-
nica di P. Pozzi.
A lato alla Badia sonvi le Scuole e il Liceo.
Nella sala del refettorio dei monaci, convertito poscia in bi-
blioteca, che non esiste più, si vede una gran pittura di Vasari,
rappresentante il banchetto di Assuero, e composta di 60 figure.
Pinacoteca Aretina. Al tempo della chiusura della chiesa di
S. Maria delle Pieve, per causa di riparazioni, i quadri che la
decoravano furono trasportati nel convento della Badia (primo
piano); e vi si riunirono dei quadri provenienti da altre chiese
per formarne una pinacoteca. Vi si veggono opere di Marga-
ritone, Laurati, Luca della Robbia, Bronzino, Vasari, Signorotti,
Baroccio, Sassoferrato, Pinturicchio, ecc.
Museo Pubblico. Situato nel palazzo della Confraternita, con-
tiene molti minerali e fossili, bronzi antichi e moderni, iscri-
zioni, maioliche, vasi, urne e casse cinerarie.
dinando I, disegno di tacca). Il tempio fu incominciato nel-
l'anno 4277 da Lapo Tedesco e terminato nel 4286. Gli affreschi
della Volta sono in parte di Guglielmo da Marsiglia. Il Martirio
di S. Donato, è tavola pregevole di Benvenuti ; altri dipinti del
Vasari, di Santi di Tito, del Maratti, del Poccetti, del Santino.
AlL'altaf maggiore veggonsi lavori in marmo di G. Pisano.
Cenotafio del vescovo Guido Tarlati, di Agostino e Angiolo
da Siena. Monumento di Gregorio X di Margaritone. Nella sa-
grestia ammirasi un S. Girolamo di Bartolomeo della Gatta;
una Maddalena di Pietro della Francesca. I bassorilievi del
fonte battesimale sono di Simone, fratello di Donatello. L' ar-
chivio della Cattedrale contiene importanti documenti, fra cui
molti in pergamena.
Nella cappella della Vergine de! Conforto, i quadri della cu-
pola sono del Caiani; i dipinti in chiaroscuro, di Ademolli ;
la Giuditta, del Benvenuti; Davide, del Sabatelli. Vedesi pure
il mausoleo Maracci, con statua del Ricci.
S. Francesco, del XIV secolo; ha affreschi di Pietro della Fran-
cesca e dipinti di Santini, Lappali, Spinello, Passignano. Nella
piazzetta statua di Vittorio Fossombroni, di Romanelli.
S. Domenico (all'estremità nord della città). Avanzo di affre-
sco di Spinello* Spinelli.
S. Maria della Pieve. Delle volte di questa chiesa, minacciantl
rovina, se ne è incominciato nel 4864 il ristauro, non ancora termi-
nato. S. Francesco e S. Domenico di Giotto. Questo affresco, del 4280,
di cui venne conservatala la cornice, di P. Laurati, fu trasportato
alla Badia (vedi sotto). Nel lavoro d'abbassamento del pavimen-
to, si aprirono diverse tombe d'uomini illustri , fra le altre
quella del Vasari. Le ossa furono raccolte; esse saranno col-
locate in un sotterraneo della chiesa dopo il termine dei la-
vori.
Badia di Santa Fiora (abazia dei monaci di Monte-Cassino).
L'architettura ne fu rinnovata dal Vasari (4850). Cristo in croce di
Giotto, trasportato da S. Maria della Pieve. Pittura architetto-
nica di P. Pozzi.
A lato alla Badia sonvi le Scuole e il Liceo.
Nella sala del refettorio dei monaci, convertito poscia in bi-
blioteca, che non esiste più, si vede una gran pittura di Vasari,
rappresentante il banchetto di Assuero, e composta di 60 figure.
Pinacoteca Aretina. Al tempo della chiusura della chiesa di
S. Maria delle Pieve, per causa di riparazioni, i quadri che la
decoravano furono trasportati nel convento della Badia (primo
piano); e vi si riunirono dei quadri provenienti da altre chiese
per formarne una pinacoteca. Vi si veggono opere di Marga-
ritone, Laurati, Luca della Robbia, Bronzino, Vasari, Signorotti,
Baroccio, Sassoferrato, Pinturicchio, ecc.
Museo Pubblico. Situato nel palazzo della Confraternita, con-
tiene molti minerali e fossili, bronzi antichi e moderni, iscri-
zioni, maioliche, vasi, urne e casse cinerarie.