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« Se avvi, disse Noèl des Verges, una verità esistente per l'os-
servatore che visita man mano le contrade poste ad oriente e
ad occidente del Tevere, si è quella che questo fiume ha se-
parato due popoli, le cui tracce, impresse sul suolo a caratteri
indelebili, non potrebbero essere confuse. Così nelle montagne
dei Volsci e degli Ernici, presso i Marzi e gli Equi, si è stra-
namente colpiti da quel carattere di costruzione in poligoni ir-
regolari che furon chiamati ciclopici o pelasgici, e di cui Pa-
lestina, Cosa, Norba, Segni, Alatri, Ferentino offrono i modelli
più completi. Sulla riva occidentale del Tevere, le città si tro-
vano egualmente protette da una cinta; ma il processo di co-
struzione v'é tutt'atfatto differente. 1 filari di pietre formate da
parallelepipedi si succedono con un ordine perfetto. Il congiun-
gimento delie pietre è tale che fa d'uopo di grande attenzione
per iscoprirlo. » — Noi qui riuniremo quelle località d' origine
etrusca che hanno acquistato ai dì nostri della celebrità per
1' importanza archeologica dei monumenti che vi si scoprirono.
SOANA o SOVANA (20 chil. ovest dal lago di Bolsena e a
3 chil. da Petigliano. Si può andarvi da Acquapendente, la
città più vicina, o da Viterbo, circa 24 chil. a est passando
per Toscanella (vedi sotto), Ischia , Farnese e Pitigliano, at-
torno al quale il paesaggio presenta un carattere pittoresco.
Nel 4845 un Inglese, Ainsley, attrasse 1' attenzione del mondo
erudito per la scoperta fatta, nella collina a nord-ovest di
Soana, di sepolcri etruschi, tagliati nella roccia, con ligure
scolpite in rilievo di divinità marine. Altre tombe presentano
il carattere puramente egiziano, nell' insieme dei loro disegni,
e in quello delle loro modanature.
SATURNIA. Sulla riva sinistra dell'Albegna (44 chil. all' ovest
da Sovana); si può anche venirvi da Pitigliano (circa 25 chil.).
Paesetto di 'una cinquantina d'abitanti posto in mezzo ad una
magnifica campagna sur un' altura pittorescamente incoronata
da muraglie del medio evo, innalzate sugli avanzi delle mura
ciclopiche. Non lungi di là furono trovate delle tombe che la
' particolare rozzezza della costruzione fece supporre essere ante-
riori anche agli Etruschi e appartenere ai Petasgi. (Si può pas-
sare la notte in una casa del marchese Pianciatichi Amenes).
TOSCANELLA, piccola città di 4100 ab., a poca distanza dalla
riva destra della Marta che sbocca dal lago di Bolsena (20 chil.
al sud da Viterbo, strada carrozzabile, 48 chil. da Corneto. Avvi
un albergo). La necropoli è posta nei profondi burroni attorno
a Toscanella. Una delle tombe presenta uno di quei passaggi
stretti e tagliati nella roccia, cui non si può arrivare che ar-
rampicandovisi. La maggior parte degli oggetti trovati fu tras-
portata al museo Gregoriano; un'altra fu venduta a Londra.
— Da un punto della strada, fra Toscanella e Viterbo, si ve-
dono ad un tempo le quattro città etrusche di Corneto, Tosca-
nella, Viterbo e Montefiascone.
VULCI, presso il Ponte Badia, ponte etrusco, stretto, gettato
« Se avvi, disse Noèl des Verges, una verità esistente per l'os-
servatore che visita man mano le contrade poste ad oriente e
ad occidente del Tevere, si è quella che questo fiume ha se-
parato due popoli, le cui tracce, impresse sul suolo a caratteri
indelebili, non potrebbero essere confuse. Così nelle montagne
dei Volsci e degli Ernici, presso i Marzi e gli Equi, si è stra-
namente colpiti da quel carattere di costruzione in poligoni ir-
regolari che furon chiamati ciclopici o pelasgici, e di cui Pa-
lestina, Cosa, Norba, Segni, Alatri, Ferentino offrono i modelli
più completi. Sulla riva occidentale del Tevere, le città si tro-
vano egualmente protette da una cinta; ma il processo di co-
struzione v'é tutt'atfatto differente. 1 filari di pietre formate da
parallelepipedi si succedono con un ordine perfetto. Il congiun-
gimento delie pietre è tale che fa d'uopo di grande attenzione
per iscoprirlo. » — Noi qui riuniremo quelle località d' origine
etrusca che hanno acquistato ai dì nostri della celebrità per
1' importanza archeologica dei monumenti che vi si scoprirono.
SOANA o SOVANA (20 chil. ovest dal lago di Bolsena e a
3 chil. da Petigliano. Si può andarvi da Acquapendente, la
città più vicina, o da Viterbo, circa 24 chil. a est passando
per Toscanella (vedi sotto), Ischia , Farnese e Pitigliano, at-
torno al quale il paesaggio presenta un carattere pittoresco.
Nel 4845 un Inglese, Ainsley, attrasse 1' attenzione del mondo
erudito per la scoperta fatta, nella collina a nord-ovest di
Soana, di sepolcri etruschi, tagliati nella roccia, con ligure
scolpite in rilievo di divinità marine. Altre tombe presentano
il carattere puramente egiziano, nell' insieme dei loro disegni,
e in quello delle loro modanature.
SATURNIA. Sulla riva sinistra dell'Albegna (44 chil. all' ovest
da Sovana); si può anche venirvi da Pitigliano (circa 25 chil.).
Paesetto di 'una cinquantina d'abitanti posto in mezzo ad una
magnifica campagna sur un' altura pittorescamente incoronata
da muraglie del medio evo, innalzate sugli avanzi delle mura
ciclopiche. Non lungi di là furono trovate delle tombe che la
' particolare rozzezza della costruzione fece supporre essere ante-
riori anche agli Etruschi e appartenere ai Petasgi. (Si può pas-
sare la notte in una casa del marchese Pianciatichi Amenes).
TOSCANELLA, piccola città di 4100 ab., a poca distanza dalla
riva destra della Marta che sbocca dal lago di Bolsena (20 chil.
al sud da Viterbo, strada carrozzabile, 48 chil. da Corneto. Avvi
un albergo). La necropoli è posta nei profondi burroni attorno
a Toscanella. Una delle tombe presenta uno di quei passaggi
stretti e tagliati nella roccia, cui non si può arrivare che ar-
rampicandovisi. La maggior parte degli oggetti trovati fu tras-
portata al museo Gregoriano; un'altra fu venduta a Londra.
— Da un punto della strada, fra Toscanella e Viterbo, si ve-
dono ad un tempo le quattro città etrusche di Corneto, Tosca-
nella, Viterbo e Montefiascone.
VULCI, presso il Ponte Badia, ponte etrusco, stretto, gettato