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camere sepolcrali, i muri erano coperti di pitture: banchetti ,
danze ,'giuochi , cerimonie profane e religiose , demonologia,
scene della vita futura, tutto vi è ritratto in quadri il cui stile
e l'esecuzione accusano un'alta antichità., Gli oggetti trovati in
queste tombe hanno alimentato i musei d' Europa e le collezioni
private.
SUTRI (Sutrium), di 4600 ab., a metà cammino fra il lago Vico
al nord e il lago Bracciano al sud. Si può andarvi scostandosi
un poco dalla strada da Roma a Siena, e partendo da Ronci-
gliene (5 ch;l.), se si viene da Siena, o da Monterosi (5 chil.),
se si viene da Roma. (Non vi è albergo, ma si trova da dor-
mire presso un macellaio chiamato Francocci.) Boschi di quer-
ele, di abeti e di cipressi danno ombra, alla villa Muti Pa-
pazzurri Savorelli, una delle cose interessanti a vedersi, oltre
l'anfiteatro, ne' dintorni di Sutri. La città antica era fabbri-
cala su due colline di tufo, tagliate a picco da tutte le parti
e riunite da un ponte.
Uscendo dalla città si attraversa una foresta, che è unita al-
l'anfiteatro, la grande curiosità archeologica di questa, piccola
città etrusca confederata di Roma. Esso ha 4000 passi di circon-
ferenza, ed è scavato nel sasso senza alcuna costruzione; le
gradinate sono in parte distrutte, ma tutti i corridoi ed i vo-
mitori sussistono. Gli antiquari attribuiscono l'origine di que-
sto lavoro cosi singolare, gli uni agli Etruschi, gli altri al tempo
di Augusto..
La più meridionale di queste città dell' Etruria era:
CERVETERI (Coere Vetus), l' antica Agulla o Coere (fra Roma
e Civitavecchia) a circa 8 chil. nord-est dal porto di Palo. Si
può trovar posto nella piccola vettura, partendo da Palo dopo
l'arrivo del primo treno della strada ferrata che viene da Roma).
Agylla, una delle città più antiche d'Italia, era anteriore per-
sino agli Etruschi, e fu fondata dai Siculi o dai Pelasgi, più di
tredici secoli avanti l'èra volgare; più tardi gli Etruschi le die-
dero il nome di Caere.
Qui si rifugiarono le Vestali al tempo dell'invasione di Roma
per opera dei Galli. Caere fu una delle dodici principali città
della confederazione etrusca.
Le tracce della città antica disparvero; ma le sue tombe ta-
gliate nel sasso presentano un grande interesse per l'antiquario.
Esse sono ad una o parecchie camere, cui s'arriva per gradini,
ed hanno intorno dei letti su cui riposano i cadaveri.
Una delle scoperte più curiose, che ebbe luogo ai nostri giorni,
se le supposizioni degli antiquari sono giuste, è quella fatta
nel 4846 di una camera sepolcrale, che fu considerata come la
tomba dei Tarquini, basala sulla parola di Tarcna o Tarchnas
ripetuta sulle pareti 35 volte in caratteri latini o etruschi.
Per completare questa rapida rivista delle antiche città etru-
sche, le cui rovine furono oggetto di dotte ricerche, resta an-
cora ad indicare Faleria e Yejo.
camere sepolcrali, i muri erano coperti di pitture: banchetti ,
danze ,'giuochi , cerimonie profane e religiose , demonologia,
scene della vita futura, tutto vi è ritratto in quadri il cui stile
e l'esecuzione accusano un'alta antichità., Gli oggetti trovati in
queste tombe hanno alimentato i musei d' Europa e le collezioni
private.
SUTRI (Sutrium), di 4600 ab., a metà cammino fra il lago Vico
al nord e il lago Bracciano al sud. Si può andarvi scostandosi
un poco dalla strada da Roma a Siena, e partendo da Ronci-
gliene (5 ch;l.), se si viene da Siena, o da Monterosi (5 chil.),
se si viene da Roma. (Non vi è albergo, ma si trova da dor-
mire presso un macellaio chiamato Francocci.) Boschi di quer-
ele, di abeti e di cipressi danno ombra, alla villa Muti Pa-
pazzurri Savorelli, una delle cose interessanti a vedersi, oltre
l'anfiteatro, ne' dintorni di Sutri. La città antica era fabbri-
cala su due colline di tufo, tagliate a picco da tutte le parti
e riunite da un ponte.
Uscendo dalla città si attraversa una foresta, che è unita al-
l'anfiteatro, la grande curiosità archeologica di questa, piccola
città etrusca confederata di Roma. Esso ha 4000 passi di circon-
ferenza, ed è scavato nel sasso senza alcuna costruzione; le
gradinate sono in parte distrutte, ma tutti i corridoi ed i vo-
mitori sussistono. Gli antiquari attribuiscono l'origine di que-
sto lavoro cosi singolare, gli uni agli Etruschi, gli altri al tempo
di Augusto..
La più meridionale di queste città dell' Etruria era:
CERVETERI (Coere Vetus), l' antica Agulla o Coere (fra Roma
e Civitavecchia) a circa 8 chil. nord-est dal porto di Palo. Si
può trovar posto nella piccola vettura, partendo da Palo dopo
l'arrivo del primo treno della strada ferrata che viene da Roma).
Agylla, una delle città più antiche d'Italia, era anteriore per-
sino agli Etruschi, e fu fondata dai Siculi o dai Pelasgi, più di
tredici secoli avanti l'èra volgare; più tardi gli Etruschi le die-
dero il nome di Caere.
Qui si rifugiarono le Vestali al tempo dell'invasione di Roma
per opera dei Galli. Caere fu una delle dodici principali città
della confederazione etrusca.
Le tracce della città antica disparvero; ma le sue tombe ta-
gliate nel sasso presentano un grande interesse per l'antiquario.
Esse sono ad una o parecchie camere, cui s'arriva per gradini,
ed hanno intorno dei letti su cui riposano i cadaveri.
Una delle scoperte più curiose, che ebbe luogo ai nostri giorni,
se le supposizioni degli antiquari sono giuste, è quella fatta
nel 4846 di una camera sepolcrale, che fu considerata come la
tomba dei Tarquini, basala sulla parola di Tarcna o Tarchnas
ripetuta sulle pareti 35 volte in caratteri latini o etruschi.
Per completare questa rapida rivista delle antiche città etru-
sche, le cui rovine furono oggetto di dotte ricerche, resta an-
cora ad indicare Faleria e Yejo.