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VERONA.,
ALBERGHI : Due Torri, piazza S. Anastasia. Torre di Londra,
corso Si Anastasia. Gran Parigi ; corso Pòrtà Borsari, Colomba
d' oro. Aquila, nera. Posta. ; ,
TRATTORIE : S. Lorenzo, sull' Adige. Crespi, ponte Navi.
CAFFÈ ; Dante ,-piazza dei signori, Europa, piazza Vittorio
Emanuele, , '.
VETTURE: corsa Cent. 13, un' ora 4, so, ore successive 4,25 ;
di potte. cent. 50, in più. , , ' ,•
UFFICIO teOSTAÉE: via della Posta (aderto dalle óre li ani.
alle 8 pom.). . /
UFFICIO TELEGRAFICO: vià della Posta (sempre aperto)
BANCA NAZIONALE: corso Cavour. Q
LIBRERIE : Minerva, Micotti Fedele, Nicolis Antonio, Drucker
e Tedeschi. . ,
TOPOGRAFIA E STORIA.
Verona è città ai 67,80 ab., divisa in due parti dall' Adige ; è
gran piazza d'armi specialmente per le fortificazioni, aggiuntevi
dopo il 4844 e il 4818.
Questa città nella più remota antichità .fu culla dei Cene-
mani. Sotto I' impero romàno diede molti uomini distinti. Dopo
la caduta Bèll'Impero fu unti delle, principali' *città dei Lon-
gobardi. Presa da Carlo Magno, fece parte del fecondò impero
d'Occidente. Nel XII sècolo fu città municipale liberà; nel kilt
fu dominata da Ezzelino da Nomano ; quindi passò ai Della
Scala o Scalìgeri, per un secolo; i Visconti là conquistarono
pascià.; Presa, successivamente per tradimenlo da Francesco
Carrara da Padova, nel 4409 passò àlla repubblica veneta. Nel
4630 un contagio la ridusse da 65,000 abitanti a soli 20,000, Con-
quistata dai Francesi nel 4796, fece nel 47 aprile ài quell' anno
i Vespri Veronesi, insorgendo città e terre dopo i Vespri e
trucidando quanti Francesi incontravansi, scannando nel furore
anche ! Joro ammalati , le lor dorine, i lor figli al suono a
stormo delle campane. Riguadagnarono Verona i Francesi coi
preliminari di pace di Leoben, e pensarono consolidarsi coi sup-
plizi, finché passò all'Austria nel. 1844. Nel 4822 fuvvk in Verona
congresso di quasi tutti i sovrani d'Europa. Nel 484& fu asse-
diata invano dalle truppe piemontesi ; nel 4859 fu ceduta al-
l'Italia per trattato.
Patria di Catullo, Cornelio Nipote, Plinio, Vitruvio, Fracastoro,
Sànmicheli, P. Veronese, Scipione Maffei, Pindemonti, Aleardi, ec.
Sue principali rarità sono: l'Arena, la Cattedrale, S. Anastasia,
S. Zenone, le tombe degli Scaligeri, la piazza delle Erbe ; di-
vèrsi palazzi.
VERONA.,
ALBERGHI : Due Torri, piazza S. Anastasia. Torre di Londra,
corso Si Anastasia. Gran Parigi ; corso Pòrtà Borsari, Colomba
d' oro. Aquila, nera. Posta. ; ,
TRATTORIE : S. Lorenzo, sull' Adige. Crespi, ponte Navi.
CAFFÈ ; Dante ,-piazza dei signori, Europa, piazza Vittorio
Emanuele, , '.
VETTURE: corsa Cent. 13, un' ora 4, so, ore successive 4,25 ;
di potte. cent. 50, in più. , , ' ,•
UFFICIO teOSTAÉE: via della Posta (aderto dalle óre li ani.
alle 8 pom.). . /
UFFICIO TELEGRAFICO: vià della Posta (sempre aperto)
BANCA NAZIONALE: corso Cavour. Q
LIBRERIE : Minerva, Micotti Fedele, Nicolis Antonio, Drucker
e Tedeschi. . ,
TOPOGRAFIA E STORIA.
Verona è città ai 67,80 ab., divisa in due parti dall' Adige ; è
gran piazza d'armi specialmente per le fortificazioni, aggiuntevi
dopo il 4844 e il 4818.
Questa città nella più remota antichità .fu culla dei Cene-
mani. Sotto I' impero romàno diede molti uomini distinti. Dopo
la caduta Bèll'Impero fu unti delle, principali' *città dei Lon-
gobardi. Presa da Carlo Magno, fece parte del fecondò impero
d'Occidente. Nel XII sècolo fu città municipale liberà; nel kilt
fu dominata da Ezzelino da Nomano ; quindi passò ai Della
Scala o Scalìgeri, per un secolo; i Visconti là conquistarono
pascià.; Presa, successivamente per tradimenlo da Francesco
Carrara da Padova, nel 4409 passò àlla repubblica veneta. Nel
4630 un contagio la ridusse da 65,000 abitanti a soli 20,000, Con-
quistata dai Francesi nel 4796, fece nel 47 aprile ài quell' anno
i Vespri Veronesi, insorgendo città e terre dopo i Vespri e
trucidando quanti Francesi incontravansi, scannando nel furore
anche ! Joro ammalati , le lor dorine, i lor figli al suono a
stormo delle campane. Riguadagnarono Verona i Francesi coi
preliminari di pace di Leoben, e pensarono consolidarsi coi sup-
plizi, finché passò all'Austria nel. 1844. Nel 4822 fuvvk in Verona
congresso di quasi tutti i sovrani d'Europa. Nel 484& fu asse-
diata invano dalle truppe piemontesi ; nel 4859 fu ceduta al-
l'Italia per trattato.
Patria di Catullo, Cornelio Nipote, Plinio, Vitruvio, Fracastoro,
Sànmicheli, P. Veronese, Scipione Maffei, Pindemonti, Aleardi, ec.
Sue principali rarità sono: l'Arena, la Cattedrale, S. Anastasia,
S. Zenone, le tombe degli Scaligeri, la piazza delle Erbe ; di-
vèrsi palazzi.