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Nuova guida del viaggiatore in Italia (Parte 1): Italia Settentrionale e Centrale — 1876

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https://doi.org/10.11588/diglit.74621#0172

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Ragione; e inclinando sempre all'O. al Palazzo del Capitano ed
alla Cattedrale. Se da questa si volge al N, nella direzione
della porta Codalunga, si arriva, di là del Canale, alla chiesa
Scuola del Carmine. All'E. di questa si trovano le chiese degli
Eremitani e della Madonna dell'arena.
PIAZZE. — La più frequentata di tutte è quella delle Erbe,
quasi nel centro della città, con a fianco il Palazzo della
Ragione.
Piazza delle Statue, detta Prato della Valle o Piazza Vittorio
Emanuele. Questo spazio di terreno che serve di pubblico pas-
seggio, ha nei mezzo un' isola intorno alla quale gira un ca-
nale difeso da parapetti che servono di sedili, e nell'intervallo
fra l'uno e l'altro stanno io statue di illustri Padovani od uo-
mini celebri che ebbero rapporti con Padova. — Da un lato si
innalza una elegante loggia in istile gotico, sotto la quale veg-
gonsi le statue di Dante e.Giotto scolpite dal Vela. È qui che
sorge la chiesa di S. Giustina.
Piazza di S. Antonio. È fiancheggiata da un lato dalla ba-
silica omonima, ed ha una statua equestre in bronzo rappre-
sentante Erasmo da Narni o il, Gattamelata, del Donatello.
Piazza di S. Maria del Carmine. Ha un monumento al Petrarca
inauguratovi nel 4874.
CHIESE. — Cattedrale o Duomo. Incominciata nel 4532 con di-
segno che si attribuisce .a Michelangelo da alcuni, da altri a
Santonina, venne terminata nel 4754 ad eccezione della facciata.
Fra gli oggetti notevoli citeremo i monumenti Speroni, quello
del vescovo Barozzi, creduto di Tullio Lombardo, e il cenotafio
consacrato alla memoria del Petrarca col suo busto scolpito
da Rinaldi. Il pulpito è lavoro di Fil. Parodio. Nella sagrestia
trovansi diversi dipinti, fra Cui una Vergine col Redentore del
Padovanino, S. Gerolamo e S. Francesco di Palma il Giovane, la
fuga in Egitto e l'adorazione dei Magi di F. Bassano, una Ma-
donna che si crede di Sassoferrato, ecc, Si conserva pure un
Evangelario del 4470 con miniature, un Epistolario del 4259, un
Messale stampato a Venezia nel 4494, ecc.
Il Battistero, d' architettura lombarda del XIII secolo, ha af-
freschi di Giotto.
Sant'Antonio, Questa chiesa, ultimata nel 4207 con un disegno di
Nicolò Pisano, è fiancheggiata da due alte torri d'ardita architettura.
Nell'interno primeggiano vari monumenti, fra cui quello di Pietro
Bembo del Sanmicheìi. Nella nave a sinistra vedesi la cappella
del Santo, ricchissima di marmi, stucchi e bassorilievi, eretta sotto
la direzione del Minello, dei Sansovino, del Falconetto. Le belle
statue in bronzo sono di Tiziano Aspetti; è due gruppi in
marmo di angeli di F. Parodi e di Orazio Marinoli; i bassori-
lievi delle pareti di A. Lombardo, di Danese Cattaneo, di F. Lom-
bardo, di I. Sansovino, del Campagna. Nella cappella di S. Felice
veggonsi i pregevoli affreschi di I. Avanzi e Altichieri.
Nel presbiterio, le porte di bronzo vennero eseguite da Tt-
 
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