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Sala del Consiglio dei dieci. Dicontro alle finestre di questa saia
vedesi il quadro colla Visita dei Magi deWAliense. Alla destra il
doge Sebastiano Ziani che ritorna dalla vittoria riportata su Fe-
derico Barbarossa, ed papa Alessandro III che gli viene incon-
tro, di Leandro Bassano. Il congresso di Clemente VII e dell'im-
peratore Carlo V in Bologna è di Marco Vecellio. Il soffitto fu dise-
gnato da Dan. Barbaro. Zelotti dipinseGianoe Giunone in un ova-
le, e Venezia che osserva Marte e Nettuno in un quadrilungo, Boz-
zacco Mercurio e la Pace ed il Nettuno, P. Veronese un vecchio se-
duto vicino ad una donna nel quinto ovale, é Zelotti Venezia sopra
un leone.
Un gabinetto mette in comunicazione questa sala colla:
Sala delle quattro porte. Perfezionata dal Palladio, è nominata
con questo nome, perchè ha infatti quattro porte sostenuteda belle
colonne ornate di marmi orientali. Essa è adorna di statue rimar-
chevoli di Campagna, Ales. Vittoria, Castelli e Giulio del Moro; e
delle pitture rappresentanti : Battaglia presso Verona di Contarmi ;
il doge Cicogna che riceve gli ambasciatori persiani di Gag Ca-
gliari, l'arrivo di Enrico III a Venezia di Andrea Vicentino ; il
doge che dà udienza ad alcuni ambasciatori persiani di G, Cagliari,
il doge Grimani dinanzi alla Vergine di Contarmi, il doge Gri-
mani e la Fede di Tiziano Gli affreschi del soffitto, disegnati dal
Palladio, sono di Giac. Tintoretto.
Sala del Senato o dei Pregadi, così detta da quei senatori che
venivano pregati ad intervenire alle sedute che in essa si tene-
vano. Fra le pitture che l'adornano distinguonsi: 1' Elezione di
S. Lorenzo Giustiniani a patriarca di Venezia, attribuita a Marco
Vecellio; sopra il trono la morte di Gesù e le due figure laterali a
chiaro-scuro del Tintoretto; il doge Francesco Venier davanti
Venezia, il doge Pasquale Cicogna davanti Cristo, il doge Loredan
di Palma il Giovine ; lo stesso doge Loredan avanti la Vergine del
Tintoretto, del quale è pure la figura a chiaro-scuro della Pace;
il doge Priuli che adora il Redentore, e le due figure laterali alla
porta sono di Palma il Giovine, Nella soffitta Venezia e varie
Deità del Tintoretto; l'ovale presso la porta figurante la Zecca di
Marco Vecellio; ovale verso il trono coll' Eucaristia di Dolabella;
la fucina di Vulcano di A. Vicentino, ecc. — Da questa sala si passa
nella camera che precede la cappella, ove notasi un quadro di
Bonifacio, rappresentante Gesù che scaccia i mercanti dal tempio ;
il modello che servi per uno dei mosaici della facciata di San
Marco dipinto da Marco Rizzi, e vari Santi del Tintoretto.
Cappella; altare disegnato dallo Scamozzi, colla Vergine di San-
sovino.
Rientrando nella sala del Senato si passa nella:
Sala del collegio. In questa sala si ricevevano gli ambascia-
tori. Si trovano bei dipinti del Tintoretto, i quali rappresen-
tano: le Nozze di Santa Caterina, la Vergine, vari Santi ed il
doge da Ponte, il doge Luigi Mocenigo che adora Gesù nel
mezzo della sua gloria. Nel quadro sopra i trono P. Vero-
Sala del Consiglio dei dieci. Dicontro alle finestre di questa saia
vedesi il quadro colla Visita dei Magi deWAliense. Alla destra il
doge Sebastiano Ziani che ritorna dalla vittoria riportata su Fe-
derico Barbarossa, ed papa Alessandro III che gli viene incon-
tro, di Leandro Bassano. Il congresso di Clemente VII e dell'im-
peratore Carlo V in Bologna è di Marco Vecellio. Il soffitto fu dise-
gnato da Dan. Barbaro. Zelotti dipinseGianoe Giunone in un ova-
le, e Venezia che osserva Marte e Nettuno in un quadrilungo, Boz-
zacco Mercurio e la Pace ed il Nettuno, P. Veronese un vecchio se-
duto vicino ad una donna nel quinto ovale, é Zelotti Venezia sopra
un leone.
Un gabinetto mette in comunicazione questa sala colla:
Sala delle quattro porte. Perfezionata dal Palladio, è nominata
con questo nome, perchè ha infatti quattro porte sostenuteda belle
colonne ornate di marmi orientali. Essa è adorna di statue rimar-
chevoli di Campagna, Ales. Vittoria, Castelli e Giulio del Moro; e
delle pitture rappresentanti : Battaglia presso Verona di Contarmi ;
il doge Cicogna che riceve gli ambasciatori persiani di Gag Ca-
gliari, l'arrivo di Enrico III a Venezia di Andrea Vicentino ; il
doge che dà udienza ad alcuni ambasciatori persiani di G, Cagliari,
il doge Grimani dinanzi alla Vergine di Contarmi, il doge Gri-
mani e la Fede di Tiziano Gli affreschi del soffitto, disegnati dal
Palladio, sono di Giac. Tintoretto.
Sala del Senato o dei Pregadi, così detta da quei senatori che
venivano pregati ad intervenire alle sedute che in essa si tene-
vano. Fra le pitture che l'adornano distinguonsi: 1' Elezione di
S. Lorenzo Giustiniani a patriarca di Venezia, attribuita a Marco
Vecellio; sopra il trono la morte di Gesù e le due figure laterali a
chiaro-scuro del Tintoretto; il doge Francesco Venier davanti
Venezia, il doge Pasquale Cicogna davanti Cristo, il doge Loredan
di Palma il Giovine ; lo stesso doge Loredan avanti la Vergine del
Tintoretto, del quale è pure la figura a chiaro-scuro della Pace;
il doge Priuli che adora il Redentore, e le due figure laterali alla
porta sono di Palma il Giovine, Nella soffitta Venezia e varie
Deità del Tintoretto; l'ovale presso la porta figurante la Zecca di
Marco Vecellio; ovale verso il trono coll' Eucaristia di Dolabella;
la fucina di Vulcano di A. Vicentino, ecc. — Da questa sala si passa
nella camera che precede la cappella, ove notasi un quadro di
Bonifacio, rappresentante Gesù che scaccia i mercanti dal tempio ;
il modello che servi per uno dei mosaici della facciata di San
Marco dipinto da Marco Rizzi, e vari Santi del Tintoretto.
Cappella; altare disegnato dallo Scamozzi, colla Vergine di San-
sovino.
Rientrando nella sala del Senato si passa nella:
Sala del collegio. In questa sala si ricevevano gli ambascia-
tori. Si trovano bei dipinti del Tintoretto, i quali rappresen-
tano: le Nozze di Santa Caterina, la Vergine, vari Santi ed il
doge da Ponte, il doge Luigi Mocenigo che adora Gesù nel
mezzo della sua gloria. Nel quadro sopra i trono P. Vero-