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Nuova guida del viaggiatore in Italia (Parte 1): Italia Settentrionale e Centrale — 1876

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https://doi.org/10.11588/diglit.74621#0259

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sagrestia vecchia. Fu in questa sagrestia che Lorenzo de' Medici
si rifugiò all'epoca della congiura dei Pazzi, che ebbe luogo in
questa chiesa il 4478. In una delle cappelle della gran tribuna, sta-
tua di S. Giovanni attribuita a Donatello. Nella cappella di San
Zenobi, statua di S. Matteo pure di Donatello; di, S. Marco, di
N. Aretino; di S. Pietro, del Bandinelli. Il tabernacolo In ar-
gento è di G. Cambi; l'urna contenente le spoglie mortali di
quel Santo è opera di L. Ghiberti; e la Cena, di G. Balducci.
Dietro 1' aitar maggiore il gruppo in marmo rappresentante la
Pietà, opera di Michelangelo, non ultimata, I dipinti della cupola
furono incominciati dai Vasari ed ultimati da Zuccheri. Una pit-
tura antica posta sul muro di una rfàvafa laterale presso la pic-
cola porta rappresenta Dante colla veduta di Firenze, % una
allusione alla Divina Commedia, del Michelino, eseguita per or-
dine della repubblica il 4465. Presso la porta d'uscita il ritratto
in marmo, di Arnolfo che esamina il piano della Chiesa, opera
di Bartolini ; e ad esso segue la statua del segretario Baccio-
lini, di Donatalo.•
Il Campanile.^ innalza di fianco alla Cattedrale ed è una
magnifica torre quadrata, la cui prima pietra fu posta nel 4334.
La repubblica fiorentina ne affidò a Gioito il disegno, che dopo la
di lui morte venne eseguito da Taddeo Gatti. È alto 84 metri;
vi si sale su di esso per 444 gradini. È cinto da un magnifico
balcone archilobato, e da lassù si ha lo stupendo panorama
della città e delle colline circostanti.
Il Battisterò o Basilica di S. Giovanni. Sta dirimpetto alla cat-
tedrale. Edificio ricordato nel V secolo, per cui non sarebbe
fuor di proposito chiamarlo una ricostruzione. Restaurato nel 1295
da Arnolfo di Lapo; questi lo copri di" marmo bianco e verde.
Ciò che attrae maggiormente, sono le tre porte di bronzo di
rara magnificènza; quella che si apre al sud, è di A. Pi-
sana, le due altre sono di L. Ghiberti. Rappresentano 'fatti del
Vecchio e Nuovo Testamento. Michelangelo ebbe a dire, veden-
dole, che erano dégne di chiudere il Paradiso. Costarono al Ghi-
berti so anni di lavoro&Nell'interno, statue di carta pesta dello
Spinazzi e dell'Ammanati ; monumento di papa Giovanni XXIII,
di Donatella e Michelozzo ; statua in legno di S. Maria Madda-
lena, di Donatello; mosaici di Fra Jacopo, Andrea Tafi, Apol-
lonio Greco, ecc. Il giorno di $. Giovanni s'innalza in questa
chiesa un altare d'argento massicciò sormontato da una croce
dello stesso metallo, con bassorilievi di Masa Finiguerra, An-
tonio da Pollajuolo, Maestro Cione, Verrocchio e altri. Davanti
al lato N. della chiesa s'innalza una colonna di marmo cipol-
lino, eretta in memoria del trasporto delle reliquie di S. Ze-
nobio nel 4350.
Loggia del Bigallo, elegante oratorio costrutto nel 4248 da un
successore d'Orcagna ed ora trasformato in orfanotrofìo.,1 di-
sopra delle arcate tre piccole statue di Alberto d'Arnaldo, e due
affreschi rovinati,, rappresentanti la leggenda di S. Pietro Martire
Guida (l'Italia. 16
 
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