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La sua parte settentrionale è attraversata da vari canali che
recano le merci fino alle porte dei magazzini. Città dedita in-
teramente ai commerci, possiede Livorno pochi oggetti d' arte
e poche curiosità.
Nel 4592 Livorno cadde sotto la signoria di Jacopo Appiano
insieme al territorio pisano, e veniva poi ceduta a Virtù Gian-
Galeazzo, duca di Milano, che la trasmetteva, morendo, al pro-
prio figlio naturale Gabriello iMaria. Più tardi veniva venduta
ai Genovesi (4407), che conservaronla fino al 4424, in cui, per bi-
sogno di denaro, venderonla alla fiorentina repubblica. Ben si
difese Livorno e rese vano l'assedio di cui fu cinta perverrà
e per mare nel 4496 dai Veneziani, Milanesi, Genovési, Sanesi e
dall' imperator Massimiliano I, che voleano toglierla ai Fioren-
tini. Acquistò poi lustro la città e il porto sotto i Medici, e la
casa di Lorena vi contribuì essa pure in seguito.
Cattedrale. I dipinti nella soffitta sono del Ligozzi ; quelli
sulle pareti e gli altri altari di Empoli, Cigoli, Passignano, Ghe-
rardini.
Piazza Carlo Alberto. Ha vaste dimensioni ed è decorata delle
statue in marmo di Ferdinando III e di Leopoldo II.
Piazza Cavour. Statua al grande statista.
Darsena. Statua di Ferdinando I, di G. dell'Opera, posta su
d'un piedestallo, al cui angoli stanno quattro schiavi in bronzo
eseguiti da Pietro Tacca.
Cisternone. Grande serbatoio, destinato a ricevere l'acqua po-
tabile per la città, merita di essere visitato per la grandiosa
architettura che gareggia co' monumenti romani.
Ardenza, a Porta a Mare, da piazza di Marte. Ameno passeggio
in riva al mare, con ameni giardini. Ivi si trovano i bagni di
mare; luogo di ritrovo della buona società.
Parterre, presso il Cisternone. Giardino pubblico.
Sinagoga, piazza Nuova. Tempio israelitico, vasto e riccamente
decorato.
Cimitero inglese, vicino a piazza Cavour. Adorno di monumenti
di marmo e di molti fiori.
Palazzo Larderei. Elegantemente costrutto, con una raccolta
d'opere d'arte.
I suoi teatri sono: il Floridi, l'Avvalorati, il Rossini, il Gol-
doni, e le Arene Labronica e Alfieri.
Al nord del porto vedesi la piccola isola Moietta; e a sud-
ovest, a 560 metri dalla riva, altra isola, su cui si eleva il Faro,
elegante edifìcio composto di due torri una sull'altra, eretto già
dalla repubblica di Pisa.
DINTORNI. — Montenero, sopra una collina ove sorge una
bella chiesa alla Vergine, e da cui si gode un bel panorama
sul Mediterraneo , e si scorgono le isole di Capraja, Gorgona,
Elba, Corsica.
Da Livorno a Pisa. (Viaggio LIX)
La sua parte settentrionale è attraversata da vari canali che
recano le merci fino alle porte dei magazzini. Città dedita in-
teramente ai commerci, possiede Livorno pochi oggetti d' arte
e poche curiosità.
Nel 4592 Livorno cadde sotto la signoria di Jacopo Appiano
insieme al territorio pisano, e veniva poi ceduta a Virtù Gian-
Galeazzo, duca di Milano, che la trasmetteva, morendo, al pro-
prio figlio naturale Gabriello iMaria. Più tardi veniva venduta
ai Genovesi (4407), che conservaronla fino al 4424, in cui, per bi-
sogno di denaro, venderonla alla fiorentina repubblica. Ben si
difese Livorno e rese vano l'assedio di cui fu cinta perverrà
e per mare nel 4496 dai Veneziani, Milanesi, Genovési, Sanesi e
dall' imperator Massimiliano I, che voleano toglierla ai Fioren-
tini. Acquistò poi lustro la città e il porto sotto i Medici, e la
casa di Lorena vi contribuì essa pure in seguito.
Cattedrale. I dipinti nella soffitta sono del Ligozzi ; quelli
sulle pareti e gli altri altari di Empoli, Cigoli, Passignano, Ghe-
rardini.
Piazza Carlo Alberto. Ha vaste dimensioni ed è decorata delle
statue in marmo di Ferdinando III e di Leopoldo II.
Piazza Cavour. Statua al grande statista.
Darsena. Statua di Ferdinando I, di G. dell'Opera, posta su
d'un piedestallo, al cui angoli stanno quattro schiavi in bronzo
eseguiti da Pietro Tacca.
Cisternone. Grande serbatoio, destinato a ricevere l'acqua po-
tabile per la città, merita di essere visitato per la grandiosa
architettura che gareggia co' monumenti romani.
Ardenza, a Porta a Mare, da piazza di Marte. Ameno passeggio
in riva al mare, con ameni giardini. Ivi si trovano i bagni di
mare; luogo di ritrovo della buona società.
Parterre, presso il Cisternone. Giardino pubblico.
Sinagoga, piazza Nuova. Tempio israelitico, vasto e riccamente
decorato.
Cimitero inglese, vicino a piazza Cavour. Adorno di monumenti
di marmo e di molti fiori.
Palazzo Larderei. Elegantemente costrutto, con una raccolta
d'opere d'arte.
I suoi teatri sono: il Floridi, l'Avvalorati, il Rossini, il Gol-
doni, e le Arene Labronica e Alfieri.
Al nord del porto vedesi la piccola isola Moietta; e a sud-
ovest, a 560 metri dalla riva, altra isola, su cui si eleva il Faro,
elegante edifìcio composto di due torri una sull'altra, eretto già
dalla repubblica di Pisa.
DINTORNI. — Montenero, sopra una collina ove sorge una
bella chiesa alla Vergine, e da cui si gode un bel panorama
sul Mediterraneo , e si scorgono le isole di Capraja, Gorgona,
Elba, Corsica.
Da Livorno a Pisa. (Viaggio LIX)