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vori in bronzo di Maestro Rosso, e ventiquattro statuette di
Arnolfo di Cambio. ;_
Fra le chiese, in numero di 405, le principali sono:
La Cattedrale, del XV secolo. Possiede una Deposizione, del
Baroccio; un quadro, di Luca Signorelli; e nella sagrestia San
Pietro e S. Paolo, di Gianicola.
S. Agnese. Affresco del Perugino, rappresentante S. Antonio
di Padova e S. Antonio abate. Non si poteva entrarvi che col
permesso dei superiori ecclesiastici.
S. Agostino. Conteneva molte opere dal Perugino, ora traspor-
tate nella Pinacoteca. Nella sagrestia veggonsi ancora quattro
piccoli soggetti del medesimo.
S. Domenico. Costrutta da.G. Pisano nel 4504, ricostrutta nel 4632,
Del medesimo è il monumento di Benedetto XI, una delle opere
più considerevoli del Rinascimento. L'Adorazione dei Magi è di
B. Ronfigli; i vetri dipinti di Frà Bartolomeo. Nella sagrestia
veggonsi diversi lavori di Frà Angelico ; l'Annunciata (due pic-
coli quadri) di Sebastiano del Piombo. Il campanile è uno dei
più alti d'Italia.
Si potranno anche visitare te chiese seguenti:
Confraternita dei Santi Andrea e Bernardino ; S. Francesco de'
Conventuali; S, Girolamo; S. Maria Nuova; S. Severo (col primo
affresco di Raffaello, in età di 22 anni).
Università (a qualche distanza a nord-ovest dell'Arco d'Augu-
sto). Essa racchiude : Collezioni di storia naturale, la Pinacoteca
ed un Museo d'antichità etrusche.
Pinacoteca. Dopo il 4865 si riunirono nella Pinacoteca un gran
numero di quadri provenienti da chiese conventuali. Vi si veg-
gono pitture dello Spagna, di Pietro della Francesca, di Taddeo
di Bartolo, di Bonfigli, di Benozzo Gozzoli, di Frà Angelico, di
Pinturicchio ; e diversi del Perugino; Trasfigurazione; Vita di San
Gerolamo; Madonna edue Santi; Annunciazione; Natività (gran
quadro celebre); Battesimo; David; Daniele; la Vergine, S. Fran-
cesco e S. Bernardino: il Cristo; il Padre Eterno; Vergine se-
duta, Angeli, Penitenti;' S. Gerolamo nel- deserto; San Gerolamo
e Santa Maddalena; Presepio; Annunciazione e Presentazione;
Magi; il monte Tabor; Martirio di S. Sebastiano; Santi. — Al
primo piano avvi il:
Museo Archeologico, ricco d'iscrizioni etrusche. Diversi oggetti
àntióhi e del medio evo.
Il Cambio (sul corso), tribunale di commercio nel XV secolo.
Vi si. veggono affreschi del Perugino; il lavoro più importante
ch'egli abbia intrapreso (4500-4507). Essi presentano un miscuglio
di soggetti cristiani, mitologici, allegorici, ecc. In una cappella
vicina sta un affresco di Gianicola.
A lato avvi il:
Palazzo pubblico o comunale, del principio del XIV secolo; ha
alcuni affreschi.
Gallerie private. Ve n' è un certo numero , contenenti opere
della scuola del Perugino.
vori in bronzo di Maestro Rosso, e ventiquattro statuette di
Arnolfo di Cambio. ;_
Fra le chiese, in numero di 405, le principali sono:
La Cattedrale, del XV secolo. Possiede una Deposizione, del
Baroccio; un quadro, di Luca Signorelli; e nella sagrestia San
Pietro e S. Paolo, di Gianicola.
S. Agnese. Affresco del Perugino, rappresentante S. Antonio
di Padova e S. Antonio abate. Non si poteva entrarvi che col
permesso dei superiori ecclesiastici.
S. Agostino. Conteneva molte opere dal Perugino, ora traspor-
tate nella Pinacoteca. Nella sagrestia veggonsi ancora quattro
piccoli soggetti del medesimo.
S. Domenico. Costrutta da.G. Pisano nel 4504, ricostrutta nel 4632,
Del medesimo è il monumento di Benedetto XI, una delle opere
più considerevoli del Rinascimento. L'Adorazione dei Magi è di
B. Ronfigli; i vetri dipinti di Frà Bartolomeo. Nella sagrestia
veggonsi diversi lavori di Frà Angelico ; l'Annunciata (due pic-
coli quadri) di Sebastiano del Piombo. Il campanile è uno dei
più alti d'Italia.
Si potranno anche visitare te chiese seguenti:
Confraternita dei Santi Andrea e Bernardino ; S. Francesco de'
Conventuali; S, Girolamo; S. Maria Nuova; S. Severo (col primo
affresco di Raffaello, in età di 22 anni).
Università (a qualche distanza a nord-ovest dell'Arco d'Augu-
sto). Essa racchiude : Collezioni di storia naturale, la Pinacoteca
ed un Museo d'antichità etrusche.
Pinacoteca. Dopo il 4865 si riunirono nella Pinacoteca un gran
numero di quadri provenienti da chiese conventuali. Vi si veg-
gono pitture dello Spagna, di Pietro della Francesca, di Taddeo
di Bartolo, di Bonfigli, di Benozzo Gozzoli, di Frà Angelico, di
Pinturicchio ; e diversi del Perugino; Trasfigurazione; Vita di San
Gerolamo; Madonna edue Santi; Annunciazione; Natività (gran
quadro celebre); Battesimo; David; Daniele; la Vergine, S. Fran-
cesco e S. Bernardino: il Cristo; il Padre Eterno; Vergine se-
duta, Angeli, Penitenti;' S. Gerolamo nel- deserto; San Gerolamo
e Santa Maddalena; Presepio; Annunciazione e Presentazione;
Magi; il monte Tabor; Martirio di S. Sebastiano; Santi. — Al
primo piano avvi il:
Museo Archeologico, ricco d'iscrizioni etrusche. Diversi oggetti
àntióhi e del medio evo.
Il Cambio (sul corso), tribunale di commercio nel XV secolo.
Vi si. veggono affreschi del Perugino; il lavoro più importante
ch'egli abbia intrapreso (4500-4507). Essi presentano un miscuglio
di soggetti cristiani, mitologici, allegorici, ecc. In una cappella
vicina sta un affresco di Gianicola.
A lato avvi il:
Palazzo pubblico o comunale, del principio del XIV secolo; ha
alcuni affreschi.
Gallerie private. Ve n' è un certo numero , contenenti opere
della scuola del Perugino.