Il
T X I M O ,
NOTIZIE DELLA CHIESA
DI SANTO STEFANO.
QUesta Chiesa è certamente antichissima, e fu un tempo
la Cattedrale: il che si conferma,non solo perchè i cor-
pi di molti Vescovi nella medesima si trovano seppel-
liti, ma ancora perchè a’tempi del Vescovo Raterio vi erano
eziandio due sepolcri dà ragione del Vescovato, come alla
pagina 144 del primo Volume della seconda Parte della Cro-
naca del Zagata, col testimonio del Canobio, fu dimostrato.
Che tale folle l’afferma Giovanni Mansionario della Chiela
Veronese, Scrittore del XIV Secolo , come s’impara nelle
Note de’ R. R. Ballerini all’ Opere di San Zenone alla pagina
2,47, il che dimostra come anche in quel Secolo appress’o i
siostri Veronesi tal tradizione correva comunemente; ond’è
che in un antico Lezionario in pergamena per uso della pre-
sente Cattedrale scritto nel 1373, che ella Chiesa di Santo Ste-
fano folle Cattedrale pur si conferma; ed anco i R. R. Raf-
faello Bagatta, e Battista Peretti lo {piegano con quelle paro-
le.- ess in C Evitate Verona Ecclesìa in onore Prothomartyris Ste-
phani conflit ut a, quam anticpiitas ajseruit olìm Cathedralem Ec-
clefiam fnifse. Quivi si conserva ancora a’ dì nostri la gran
Cattedra rozza, e ichietta di pietra, l'opra la quale dicono
che sedeano i nostri Vescovi. E’ arricchita di molte Reliquie :
e, come si legge in una tavola antica in pergamena, che in
ella Chiesa tutt’ ora conserva!!, vi riposano i corpi di molti
_ Santi; cioè, nel maggior altare il corpo di S. Felice Vescovo
di Verona; i corpi de’ SS. Petronio, Senatore, Probo, e An-
dronico Vescovi di Verona nell’ arca dietro dello Hello altare;
quelli poi de’nostri S.S. Vescovi Innocenzio, e Gaudenzio nell’
arca dell’ altare di S. Andrea Apostolo; nell’ altare, e nell’ar-
ca de’ S.S. Sette Fratelli vi sono i corpi de’ S.S. Salvino, e Man-
nio Vescovi pure di Verona; prellò l’avello dell’Acqua l'anta
quello del nostro Vescovo S. Moderato, e alla testa dell’ arca
di Santa Placidia verso sera il di lei corpo, e quello del nostro
Vescovo San Simplicio. Parla di quella Santa Donna il Pan-
vinio, il quale al XIX Cap. del quarto libro delle sue Anti-
chità di Verona narrando come la Città di Roma fu presa
da Genserico Re de’ Vandali, dice, che fra i Schiavi da et;
B 1 so
T X I M O ,
NOTIZIE DELLA CHIESA
DI SANTO STEFANO.
QUesta Chiesa è certamente antichissima, e fu un tempo
la Cattedrale: il che si conferma,non solo perchè i cor-
pi di molti Vescovi nella medesima si trovano seppel-
liti, ma ancora perchè a’tempi del Vescovo Raterio vi erano
eziandio due sepolcri dà ragione del Vescovato, come alla
pagina 144 del primo Volume della seconda Parte della Cro-
naca del Zagata, col testimonio del Canobio, fu dimostrato.
Che tale folle l’afferma Giovanni Mansionario della Chiela
Veronese, Scrittore del XIV Secolo , come s’impara nelle
Note de’ R. R. Ballerini all’ Opere di San Zenone alla pagina
2,47, il che dimostra come anche in quel Secolo appress’o i
siostri Veronesi tal tradizione correva comunemente; ond’è
che in un antico Lezionario in pergamena per uso della pre-
sente Cattedrale scritto nel 1373, che ella Chiesa di Santo Ste-
fano folle Cattedrale pur si conferma; ed anco i R. R. Raf-
faello Bagatta, e Battista Peretti lo {piegano con quelle paro-
le.- ess in C Evitate Verona Ecclesìa in onore Prothomartyris Ste-
phani conflit ut a, quam anticpiitas ajseruit olìm Cathedralem Ec-
clefiam fnifse. Quivi si conserva ancora a’ dì nostri la gran
Cattedra rozza, e ichietta di pietra, l'opra la quale dicono
che sedeano i nostri Vescovi. E’ arricchita di molte Reliquie :
e, come si legge in una tavola antica in pergamena, che in
ella Chiesa tutt’ ora conserva!!, vi riposano i corpi di molti
_ Santi; cioè, nel maggior altare il corpo di S. Felice Vescovo
di Verona; i corpi de’ SS. Petronio, Senatore, Probo, e An-
dronico Vescovi di Verona nell’ arca dietro dello Hello altare;
quelli poi de’nostri S.S. Vescovi Innocenzio, e Gaudenzio nell’
arca dell’ altare di S. Andrea Apostolo; nell’ altare, e nell’ar-
ca de’ S.S. Sette Fratelli vi sono i corpi de’ S.S. Salvino, e Man-
nio Vescovi pure di Verona; prellò l’avello dell’Acqua l'anta
quello del nostro Vescovo S. Moderato, e alla testa dell’ arca
di Santa Placidia verso sera il di lei corpo, e quello del nostro
Vescovo San Simplicio. Parla di quella Santa Donna il Pan-
vinio, il quale al XIX Cap. del quarto libro delle sue Anti-
chità di Verona narrando come la Città di Roma fu presa
da Genserico Re de’ Vandali, dice, che fra i Schiavi da et;
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