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Bulletin du Musée National de Varsovie — 8.1967

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No. 1-2
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Kozakiewicz, Stefan; Canaletto; Bellotto, Bernardo [Ill.]: Ricostruzione di un gruppo di dipinti Bellottiani del periodo polacco
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https://doi.org/10.11588/diglit.17162#0039
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2. Bernardo Bellotto, Veduta di Varsavia dalia terrazza del CasteKo realc — dettaglio, Varsavia,

Muzeum Narodowe

ai suoi eredi, dapprima al nipote principe Giuseppe Poniatowski (rappresentato proprio nel
ąuadro n. 457) e dopo la sua morte awenuta nel 1813 — nelle mani delia sorella del principe,
Maria Teresa maritata Tyszkiewicz; la maggior parte dei dipinti fu venduta, principalmente
alTasta, dal circa 1806 fino al 1821. Per ció che riguarda i nostri ąuattro dipinti, i primi due
si trovavano ancora nel 1819 in possesso degli eredi a Varsavia;3 poi fur ono in raccolte private
an Russia per tornare verso il 1930 in possesso delio Stato polacco a Varsavia; dal 1939 farmo
darte dalie raccolte del Museo Nazionale di Varsavia (fig. 1 e 4).4 Gli altri due furono asportati
pai palazzi delia capitale polacca agli inizi del XIX sec.5 U n. 458 riapparve peró presto a Var-
tisvia e fu nelle varie raccolte polacche ed altre per giungere, finalmente, alla collezione del

1. B. Król-Kaczorowska, ,,,,SvoJta di lavori forniti alla corte" di Varsavia ed altri doeumenti bellottiani", Bulletin du
JMusee National de Varsovie, VII, 1966, n. 3, p. 68 e facsimile p. 72. Nclla frase citata a nagina 68 ho corretto, ba-
sandomi su« facsimile, la scrittura delie parole innesizione in invenzione e całcalli in cavalli — ció che mi pare evidcntc.

2. T. Mańkowski, Galeria Stanislaua Augusta, Lwów, 1932, I, p. 265. Riproduzioni dei nn. 456 c 457 nel vol. II, tav.
1-12 e del n. 458 ibidem, tov. 141.

**« Loc. cii., n. 456 c n. 457.

^' Dopo la sua abdieazicne il re Stanislao Augusto pensava ad un certo momciito di andare a stabilirsi a Roma e volnva
prender eon se i quadri a lui piu cari, mentre il resto doveva esser venduto. Fra i 172 dipinti preparati per il viag-
gio gia alla fine del 1795 si trovava pure il n. 457, rappresentante il nipote predilctto del re (T. Mańkowski, op.cit.,
I, p. 110). I progetti furono peró in seguilo cambiati e i! quadro rimase a Varsavia. Verso il 1819 — 20 anche Maiia
Teresa Tyszkiewicz riservó per se lo stesso dipinto che, eonie pare, doveva esser inviato assieme ad altri quadri scelti
a Łohojsk in Lituania, in una delie residenzc di famiglia (op. cit., p. 160 — 161). Se questo sia awenuto, non lo sap-
piamo. Nel 1914 il n. 457 e il n. 458 furono nella raeeolta delia Dama di Corte A.A. Koscn a Pietrohurgo la quale
li ereditó dal principe A.B. Kurakin (P. Ettinger,,,Bellotto v Varśave", Staryje Gody, ottobre-dicembre, 1914, p. 13 — 14;
S. Jaremie, „Bernardo Bellotto", ibidem, p. 8 e Ul. tra le p. 6 e 7). Poi i due dipinti passarono a Pietroburgo nella
collezione polacca Krosnowski e eon qucsta ^ijnsero, dopo la prima guerra mondialc, a Varsavia. Si trovano nel
Museo Nazionale di Varsavia dal 1939.

5. T. Mańkowski, op.cit., p. 161 — 162 e 265, n. 458 e n. 459.

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