DOI Heft:
Nr. 1-2
DOI Artikel:Miziołek, Jerzy: Meleagro, Diana e Atteone su un cassone fiorentino nel Museo Nazionale di Varsavia
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.18945#0050
22. La morte di Atteone, 77 Watson e Kirkham, 1975, p. 47, n. 44.
particolare del cassone ne! s Boskovits, 1975, fig. 130; II complesso monumentale di Santa Croce. La basilica, le cappelle,
Museo Nazionale di Varsavia i chiostri, il museo, a cura di U. Baldini e B. Nardini, Firenze 1983, p. 196.
è simile a quella della caccia al cinghiale di Calidone e aH’ultima scena a destra
(la battuta di caccia delle ninfe) della collezione privata statunitense (fig. 2). In
quest’ultimo caso la somiglianza interessa anche il motivo del sarcofago o, forse,
il lavacro nell’antro o anfratto di roccia raffigurato in primo piano. Stando alla
convincente interpretazione di Watson e Kirkham, esso simboleggerebbe luoghi
romiti e appartati. In un articolo dedicato a un desco da parto eseguito intorno
al 1406 dal Maestro del 1416, oggi nella collezione del Metropolitan Museum
of Art di New York e contenente lo stesso motivo (fig. 23), i due studiosi
parlano di analogie con il manoscritto del Ninfale fiesolano di Boccaccio
conservato nella Biblioteca Nazionale di Firenze e con la scena del Sacrificio di
Abramo nella Porta del Paradiso77. Si tratta, però, di esempi tutti seriori rispetto
al nostro cassone. Uno più antico, risalente all’ultimo ventennio del Trecento,
si può rinvenire nelle scene della Leggenda della Santa Croce affrescate da Agnolo
Gaddi nel presbiterio della Chiesa di Santa Croce a Firenze (fig. 24)78. Il
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particolare del cassone ne! s Boskovits, 1975, fig. 130; II complesso monumentale di Santa Croce. La basilica, le cappelle,
Museo Nazionale di Varsavia i chiostri, il museo, a cura di U. Baldini e B. Nardini, Firenze 1983, p. 196.
è simile a quella della caccia al cinghiale di Calidone e aH’ultima scena a destra
(la battuta di caccia delle ninfe) della collezione privata statunitense (fig. 2). In
quest’ultimo caso la somiglianza interessa anche il motivo del sarcofago o, forse,
il lavacro nell’antro o anfratto di roccia raffigurato in primo piano. Stando alla
convincente interpretazione di Watson e Kirkham, esso simboleggerebbe luoghi
romiti e appartati. In un articolo dedicato a un desco da parto eseguito intorno
al 1406 dal Maestro del 1416, oggi nella collezione del Metropolitan Museum
of Art di New York e contenente lo stesso motivo (fig. 23), i due studiosi
parlano di analogie con il manoscritto del Ninfale fiesolano di Boccaccio
conservato nella Biblioteca Nazionale di Firenze e con la scena del Sacrificio di
Abramo nella Porta del Paradiso77. Si tratta, però, di esempi tutti seriori rispetto
al nostro cassone. Uno più antico, risalente all’ultimo ventennio del Trecento,
si può rinvenire nelle scene della Leggenda della Santa Croce affrescate da Agnolo
Gaddi nel presbiterio della Chiesa di Santa Croce a Firenze (fig. 24)78. Il
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